Cesena
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Fondazione Cassa di Risparmio

Il portone di palazzo Oir torna a splendere

La realizzazione del lavoro, sottoposto alla sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, è stato affidato alle mani esperte del restauratore di manufatti lignei Martin Kleinsasser

Il portone di palazzo Oir torna a splendere

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena ha portato a compimento l’intervento di conservazione del prezioso portone di palazzo Oir, un’opera d’arte rara nel suo genere, anche per i numerosi dati storici e documentari che riporta. Tutte le bugne, infatti, presentano decorazioni con stemmi e iscrizioni relativi ai maggiori benefattori del pio istituto, dal 1424 agli anni di fabbricazione del portone attorno al 1630.

L’originale manufatto fu messo in opera da Gregorio Razzani nell’ambito di una serie di lavori di ampliamento dell’antico Ospedale del Santissimo Crocefisso voluti da Malatesta Novello. Successivamente, nel 1776, a seguito della costruzione del nuovo edificio su progetto dell’architetto milanese Agostino Azzolini, il portone fu adattato nel sottoportico del palazzo a chiusura dello scalone di ingresso.

Considerato l’aggravarsi dello stato di conservazione del portone, anche a causa dei lavori di rifacimento di Piazza della Libertà su cui si affaccia il palazzo Oir, la Fondazione CR Cesena ha disposto un intervento di conservazione per stabilizzare le condizioni attuali del bene ed evitare, per quanto possibile, il deterioramento materiale.  

particolare portone oir

La realizzazione del lavoro, sottoposto alla sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, è stato affidato alle mani esperte del restauratore di manufatti lignei Martin Kleinsasser. Dapprima si è provveduto a rimuovere i depositi superficiali di sporco e la vernice non più aderente perché ossidata e deteriorata. Successivamente sono stati realizzati alcuni interventi di fissaggio degli elementi decorativi e applicati materiali adatti a proteggere il legno dagli agenti atmosferici.

“Si è trattato di un’operazione di manutenzione periodica, che non corrisponde ad un vero intervento di restauro” ricorda il presidente della Fondazione Guido Pedrelli  “interventi più accurati e completi, con lo smontaggio del portone e il suo trasporto in un laboratorio di restauro, sono rimandati alla realizzazione del recupero e restauro dell’intero edificio destinato ad accogliere la Pinacoteca della città”. “L’intervento conservativo del portone” conclude il presidente “può essere considerato come un piccolo passo del percorso, già avviato dall’Amministrazione comunale con la riqualificazione di Piazza della Libertà, di recupero della vivibilità e decoro di una importante area della città”.

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