Terrorismo
Egitto, attentato Sinai: monsignor Musarò (nunzio), “Fatto terribile. Siamo tutti costernati”. Prima condanna da al-Azhar
Dopo l'attentato di matrice islamica di oggi pomeriggio in Egitto che ha causato oltre 230 morti e centinaia di feriti, parla il nunzio apostolico monsignor Bruno Musarò
“L’attentato di oggi ci lascia tutti costernati. È un fatto terribile che non si può accettare”. Raggiunto telefonicamente dall'agenzia Sir, monsignor Bruno Musarò, nunzio apostolico in Egitto, condanna in maniera ferma e netta il “terribile attentato di oggi nel Nord della Penisola del Sinai”. La notizia, spiega il nunzio, “si è diffusa nel primo pomeriggio. Nel villaggio di Bir al-Abed, a ovest della città di Arish, capoluogo del Governatorato del Sinai del Nord, c’è stato un gravissimo attentato, mentre le persone uscivano dalla moschea dopo la preghiera del venerdì. Si parla di circa 235 morti e centinaia di feriti”.
È un “fatto gravissimo”. Sembra che i terroristi, riferisce monsignor Musarò, “abbiano collocato degli ordigni artigianali intorno al luogo di culto, facendoli esplodere all’uscita dei fedeli appunto dopo la preghiera del venerdì”. Per il nunzio, “è interessante notare che qui, in Egitto, la prima condanna a questo atto terroristico sia giunta dall’Università islamica al-Azhar”. Intanto, il presidente della Repubblica, Abd al-Fattah al-Sisi, ha dichiarato tre giorni di lutto cittadino. “Insieme con tutte le persone che vanno alla ricerca della pace e della convivenza pacifica – conclude il nunzio – bisogna condannare, ancora una volta ed energicamente, questo orribile attentato, affidare al Signore e alla sua misericordia coloro che hanno perso la vita e pregare perché guarisca presto chi è stato ferito”.
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