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Riepilogo

Notizie del giorno: “Gaudete et Exsultate”, guerra in Siria, 8xmille, frontiera Usa-Messico, richiedenti asilo, vescovi lombardi su Amoris Laetitia, accordo di Belfast

Un riepilogo delle notizie del giorno proposto dall'agenzia Sir

Foto agensir.it

Papa Francesco: Gaudete et Exsultate, “non aver paura” della “santità della porta accanto”. Omaggio al “genio femminile”

“Non aver paura” della “santità della porta accanto”. È l’imperativo che fa da sfondo alla terza esortazione apostolica di Papa Francesco – dopo l’Evangelii Gaudium e l’Amoris Laetitia – “Gaudete et Exsultate”, resa pubblica oggi. “Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità”, scrive il Papa, spiegando che i santi non sono solo “quelli già beatificati e canonizzati”, ma il “popolo” di Dio, cioè ognuno di noi, che può vivere la santità come un itinerario fatto di “piccoli gesti” quotidiani. “La santità è il volto più bello della Chiesa”, afferma Francesco, che sulla scorta di san Giovanni Paolo II ricorda che “anche fuori della Chiesa cattolica e in ambiti molto differenti lo Spirito suscita segni della sua presenza”, come dimostra la testimonianza dei martiri, “divenuta patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti”. Il Papa elogia anche il “genio femminile” che “si manifesta in stili femminili di santità, indispensabili per riflettere la santità di Dio in questo mondo” e cita Ildegarda di Bingen, Brigida, Caterina da Siena, Teresa d’Avila e Teresa di Lisieux, Edith Stein per sottolineare che “anche in epoche nelle quali le donne furono maggiormente escluse, lo Spirito Santo ha suscitato sante il cui fascino ha provocato nuovi dinamismi spirituali e importanti riforme nella Chiesa”.

Siria: Fore (Unicef), “riprese le violenze, nessuna tregua per i bambini”

“Continua a non esserci tregua per i bambini siriani. Bombardamenti a Damasco City hanno causato, a quanto si dice, vittime tra i civili e sono riprese le violenze nell’enclave assediata di Douma, nella parte orientale della Ghouta, con attacchi mortali contro le infrastrutture civili e danni alle strutture sanitarie”. È quanto ha affermato in una nota il direttore generale dell’Unicef, Henrietta H. Fore, a proposito dei nuovi attacchi in Siria. “Particolarmente sconvolta dalle accuse di attacco chimico a Douma, che avrebbe provocato la morte e il ferimento di decine di persone, tra cui bambini”, Fore evidenzia che “i bambini siriani hanno assistito e vissuto negli ultimi sette anni sofferenze inimmaginabili. Questo deve finire ora”.

8xmille: dal 15 aprile torna la campagna di comunicazione della Cei con nove interventi realizzati in Italia e nei Paesi in via di sviluppo

Torna dal 15 aprile, con una serie di 9 interventi realizzati in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, la campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza episcopale italiana “Chiedilo a loro”. In evidenza alcuni tra i progetti realizzati grazie alle firme dei contribuenti, scelti tra le migliaia sostenuti in questi anni. “Abbiamo voluto raccontare da vicino la Chiesa in uscita che oggi in Italia annuncia il Vangelo in parola e opere. In tutta Italia sacerdoti e progetti ecclesiali restituiscono ai giovani spazi, fiducia e formazione, dai doposcuola di qualità all’avviamento professionale. Aiutano concretamente le famiglie, gli anziani e soccorrono i più fragili con migliaia di progetti diocesani”, spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa. “La campagna di comunicazione – aggiunge – mostra alcuni di questi interventi ed invita ad esplorare sul web la Mappa 8xmille, in continuo aggiornamento. Obiettivo è far scoprire il valore della condivisione e la diffusione sul territorio di questi piani di misericordia, dai contributi ricevuti alla realizzazione”.

Messico: vescovi su invio guardia nazionale. “È la dignità di ogni persona umana la fonte del diritto”

Si intitola “Per la dignità dei migranti” il documento reso noto sabato 7 aprile dalla Chiesa messicana riguardo alla decisione del presidente statunitense Donald Trump di inviare la guardia nazionale alla frontiera con il Messico. Il messaggio è firmato dall’intero Consiglio di presidenza della Conferenza episcopale messicana (Cem), a partire dal presidente, il cardinale José Francisco Robles Ortega, e da tutti i vescovi della frontiera Nord. “Per la prima volta – si legge – ci rivolgiamo direttamente a tutti gli abitanti del Messico e degli Stati Uniti, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose, e in modo speciale e con grande rispetto ai presidenti dei rispettivi Paesi”. La Chiesa cattolica, “in fedeltà alla fede in Gesù Cristo, non può voltarsi dall’altra parte rispetto alla sofferenza dei nostri fratelli migranti che cercano migliori condizioni di vita attraversando la frontiera, per lavorare e contribuire al bene comune, non solo delle proprie famiglie ma anche del Paese fratello che li riceve”. Ricordando che “la dignità inalienabile della persona umana è l’autentica fonte del diritto”, i vescovi tornano a pronunciare le parole di un anno e ribadiscono che “il grido dei migranti è il nostro grido! Il loro dolore è il nostro dolore. In ogni migrante che è calpestato nella sua dignità e nei suoi diritti, Gesù Cristo torna a essere crocifisso”.

Richiedenti asilo: Centro Astalli, “ancora 2 migranti su 100 muoiono in mare. 1 su 4 subisce abusi e torture in Libia”

Due migranti su 100 ancora muoiono in mare, una cifra invariata dal 2016 al 2017 nonostante il calo degli arrivi: 119.369 nel 2017 rispetto ai 181.436 del 2016. E aumentano le persone vittime di torture e abusi a causa della prolungata permanenza nei centri libici: 1 su 4, il 40% sono considerate vulnerabili. È quanto emerge dal Rapporto annuale 2018 del Centro Astalli, il servizio dei gesuiti per i rifugiati con sede a Roma, presentato oggi al Teatro Argentina. “Il calo del numero di persone che arriva in Europa in cerca di protezione non è necessariamente una buona notizia”, sottolinea il Centro Astalli. Molto scaturisce dall’effetto delle misure governative introdotte nel 2017, tramite l’accordo con la Libia, per ridurre il flusso degli arrivi, gli sbarchi e le morti nel Mediterraneo. Secondo il Centro Astalli la mortalità delle rotte è infatti rimasta invariata: 2 migranti su 100 non ce l’hanno fatta, sia nel 2016, sia nel 2017. Nel Rapporto si rileva anche che “nonostante l’aumentata capienza del sistema di accoglienza nazionale” c’è ancora “un numero crescente di persone che restano escluse dal sistema di accoglienza e vivono in strada”. La qualità degli standard di accoglienza, inoltre, non è “né uniforme né soddisfacente”.

Conferenza episcopale lombarda: lettera alle comunità, “Camminiamo, famiglie!”. “Accompagnare le fragilità”

(Milano) Si intitola “Camminiamo, famiglie!” la lettera dei vescovi lombardi ai sacerdoti, alle famiglie, alle comunità, resa nota oggi e relativa alla “Amoris laetitia” di Papa Francesco. “Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Questo è l’invito conclusivo dell’esortazione apostolica”, afferma nelle prime righe il documento dell’episcopato lombardo. “La strada che come Chiesa vogliamo continuare a percorrere – sottolinea la lettera – è quella della bellezza dell’amore vissuto in famiglia, pur nella consapevolezza delle difficoltà e fragilità presenti oggi, di fronte alle quali solo la luce della verità e la medicina della misericordia possono, insieme, dare sollievo e forza”. Rispetto all’accompagnamento pastorale di tali situazioni di debolezza, i vescovi lombardi sottolineano che “affinare l’arte del discernimento, confidando nella grazia e nella Chiesa, significa non ridurre mai la questione ad un Sì o un No immediati, e tanto meno generali, per offrire piuttosto concrete opportunità di crescita nella fede, di verifica attenta della vicenda esistenziale, di cammino verso l’esperienza piena della vita in Cristo”.

Irlanda: 20 anni fa l’Accordo del “Venerdì Santo”. Messaggio congiunto degli arcivescovi Martin e Clarke

“Ringraziamo insieme Dio per tutto quello che è stato raggiunto nella costruzione della pace” da quando, vent’anni fa, è stato firmato l’Accordo di Belfast. Lo scrivono in un messaggio congiunto l’arcivescovo cattolico di Armagh Eamon Martin e quello anglicano Richard Clarke oggi, vigilia del XX anniversario degli accordi del “Venerdì Santo”. Un ringraziamento è rivolto anche alla “comunità internazionale” che ha “investito molto” nel processo che ha portato all’Accordo, ed “è rimasta accanto a noi come nostri partner per la pace”. C’è gratitudine perché “una generazione di giovani sta crescendo senza sentire quotidianamente il rumore di bombe o proiettili”. L’Irlanda del Nord oggi, si legge nel messaggio, “ha ancora molti problemi e opportunità”, ma “tutti noi – e non solo i politici – li dobbiamo risolvere e cogliere”.

Fonte: Sir
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