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Dalla Regione un Piano per la prevenzione del crimine organizzato

Formazione per i giovani, sostegno per il recupero dei beni confiscati, elenchi di merito per le imprese e monitoraggio degli appalti pubblici sono i punti salienti del nuovo piano per il 2018

(foto archivio AgenSir)

Progetti di promozione alla legalità per i giovani, sostegno per il recupero dei beni confiscati alle mafie, elenchi di merito per le imprese dei settori a rischio infiltrazioni e monitoraggio costante degli appalti pubblici.

Sono i punti salienti del Piano integrato regionale per la promozione della legalità e della cittadinanza responsabile e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi, presentato oggi in Commissione cultura e legalità. Il piano annuale delle azioni per il 2018 è stato accolto con parere favorevole dalla commissione presieduta da Giuseppe Paruolo e ha trovato il sì della maggioranza (PdSiGruppo misto-Mdp) e l'astensione delle opposizioni (M5sLn e Fi).

Il Piano si concentra sulle azioni di prevenzione che la Regione può mettere in campo per contrastare le infiltrazioni della criminalità nell'economia e nelle istituzioni locali, rinforzando gli "anticorpi" della società civile e monitorando il corretto svolgimento delle attività pubbliche.

A partire dalla formazione dei più giovani e dallo studio del fenomeno mafioso sul nostro territorio, con protocolli d'intesa e accordi di programma con gli enti interessati: percorsi didattici sulla legalità nelle scuole, campagne di informazione su racket e usura svolte dalle associazioni, sostegno agli osservatori e centri studi locali sulla criminalità organizzata (attivi già a Rimini, Piacenza, Reggio Emilia, Forlì, Parma e nell'Unione Terre d'Argine) e collaborazioni con le università.

Proseguirà poi la mappatura dei beni confiscati (in Emilia-Romagna sono 119) e l'impegno per sostenere il loro riutilizzo a fini sociali, con interventi per il recupero e la ristrutturazione degli edifici. Particolare attenzione anche per il mondo dell'impresa: dai laboratori per promuovere la responsabilità sociale di impresa alla valorizzazione del rating di legalità nei bandi pubblici, dalla creazione di elenchi di merito per le imprese al protocollo d'intesa per la legalità negli appalti pubblici, passando per il monitoraggio di settori a rischio come quello dello stoccaggio rifiuti, degli autotrasporti e del lavoro agricolo. In arrivo poi un portale web interamente dedicato alla legalità e una sezione ad hoc sul nuovo portale delle politiche giovanili "Giovazoom".

Soddisfazione dai banchi del Partito democratico, con la consigliera Francesca Marchetti che ha sottolineato l'importanza del coinvolgimento dei giovani su questi temi. Il consigliere di Forza Italia Enrico Aimi ha chiesto quanti siano i giovani in regione attivi in percorsi di volontariato sui beni confiscati e sui temi della legalità.

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