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Visita pastorale del vescovo Douglas in Venezuela. Diario di viaggio/3

Il vescovo in Venezuela ha inaugurato venerdì 5 gennaio la Casa della Carità Santa Ana. Il racconto di don Sauro Bagnoli e Roberto Mazzotti

Visita pastorale del vescovo Douglas in Venezuela. Diario di viaggio/3

Da don Sauro Bagnoli, in Venezuela assieme al vescovo Douglas in visita alla missione di Carupano, riceviamo nuovi aggiornamenti del suo diario di viaggio.

Il racconto è a cura di Roberto Mazzotti, membro della piccola delegazione diocesana che sta accompagnando monsignor Regattieri:

Venerdì 5 gennaio 2018

Di mattina presto don Derno, Valerio e Roberto si recano al mercato di Carúpano per l'acquisto quotidiano di generi alimentari. Qui si trvano banchi di vendita come nei mercati arabi ma con mercanzia scarsa in quantità e qualità. Sperimentiamo l’impatto dell’inflazione sulla popolazione locale: i prodotti acquistati, se avessimo pagato in Euro in base al cambio del mercato parallelo, ci sarebbero coststi 2 euro, mentre pagando nella vecchia divisa venezuelana ci sono voluti 250.000 Bolivar. In
definitiva la sporta in cui erano custodite le bancomonete previste per la spesa risultava piu voluminosa della sporta contenente la merce acquistata portata a casa!

A colazione si è aperta una analisi della serata precedente e del metodo con cui i Neocatecumenali attuano la loro presenza e l'azione evangelizzartrice in questa regione. Il movimento Neocatecumenale cerca di coinvolgere le persone nel loro stile di vita fortemente marcato dalla fede cristiana. I sacerdoti locali e in particolare i missionari della nostra diocesi che operano in questo territorio, cercano di inserirsi nella vita della gente aprendoli prograssivamente ai valori della fede e alle esigenza del Vangelo. Due metodi certamente diveri ma non per questo alternativi. Diverse sono le sensibilità, le esugenze, le situazioni perciò la provvidenza suscita stili e metodi diversi adatti a tutte le situazioni per testimoniare e annunciare la bellezza della vita che scaturisce dall'incontro personale e comunitario con Gesù Cristo, Maestro, fratello, amico e Salvatore.

In prima mattinata don Derno e don Giorgio sono stati impegnati in tre funerali. Qualche volta si svolgono in chiesa, altre volte ci si limita a una preghiera col rito delle esequie presso la casa del defunto. Negli ultimi tempi i funerali celebrati in Chiesa sono diminuiti sia per la crisi economica sia per difficoltà dei preti a essere presenti dato il loro scarso numero, sia per l'ndeterminatezza degli orari.

Alle 10,30 ci spostiamo in Carúpano per l’inaugurazione della Casa della Carità Santa Ana. Una struttura di accoglienza per bimbi soli e poveri con presidio medico. Una struttura molto grande realizzata su un terreno che don Giorgio ha ottenuto in donazione da una famiglia. Il complesso è ancora in fase di ampliamento, che viene effettuato con il supporto economico della Diocesi di Cesena-Sarsina e dei collegamenti con la Germania da parte del Vescovo Jaime Villarroel. La struttura è dotata di cucina, sala da pranzo, ambienti di servizio e una Cappella nella quale verrà esposto il Santissimo Sacramento tutte le ore della mattina. Attualmente vengono preparati 50 pasti quotidiani ma la prospettiva è di potenziare il servizio fino a 200.

È stata preparata una semplice ma intensa cerimonia di inaugurazione: un comitato di accoglienza con saluti e balletto tradizionale; il saluto e i ringraziamenti del vescovo Jaime al Vescovo Douglas e alla Diocesi di Cesena-Sarsina per l'aiuto ricevuto; la presentazione delle opere e delle persone impegnate in questo servizio.
Momento culminante è stata la preghiera e la benedizione di un'immagine di Maria segnalata col titolo di "Madonna del Monte" e la scopertura di una lapide a ricordo di questo evento (nella foto).

In seguito, il pranzo con los Peregrinos presso la nuova struttura.
Alle 14 partiamo con un pulmino per Güiria per un momento di preghiera per la famiglia di Asdrubal Morales toccata da un tremendo lutto per la morte della nipote Greis di 18 anni. Sorprendente e davvero edificante l'accoglienza affettuosa ed entusiasta riservata dalla gente a don Giorgio: cordialità, familiarità, condivisione fraterna e paternità spirituale.

Abbiamo celebrato la S. Messa in casa di Asdrubal in suffragio della nipote Greis. Tanta commozione, vivo dolore. Don Giorgio ha aiutato tutti a passare dal comprensibile dolore umano alla viva speranza cristiana che ci apre alla prospettiva della comunione gioiosa ed eterna col Signore. Il suo amore misericordioso ci apre alla comunione con Dio e rende eterni i legami di affetto con le persone vive e defunte.

Abbiamo fattio il viaggio da Playa Grande a Guiria e ritoro con un autobus di 30 posti (moderno e ben messo), preso a noleggio, nel quale hanno preso comodamente posto una trentina di persone. L'autista è stato davvero abile perché ha compiuto i 120 km di distanza in due ore e quaranta minuti. Tempo da record se si considera il precario stato delle strade e ancor più i tantissimi dossi artificiali, mai segnalati, che costringono a rallentare quasi fino a passo d'uomo.

Alle ore 23 siamo arrivati a casa, un po'stanchi per il viaggio e scombussolati dall'aria condizionata sparata atutto volume, ma contenti di aver vissuto una profonda esperienza umana e cristiana. Recitando la Compieta apparivano più personali le parole di Simeone: Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace perché i miei occhi hanno visto la salvezza preparata davanti a tutti i popoli".

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