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In missione su Whatsapp

Complice la nota applicazione di messaggeria istantanea, un piccolo esperimento digitale si è rivelato una preziosa boccata di ossigeno per l’anima di molti. E da qualche giorno anche un curioso e avvincente libretto. Il protagonista è Stefano Proietti, giornalista con trascorsi in seminario e nelle case salesiane.

In missione su Whatsapp

Complice la nota applicazione di messaggeria istantanea, un piccolo esperimento digitale si è rivelato una preziosa boccata di ossigeno per l’anima di molti. E da qualche giorno anche un curioso e avvincente libretto.

Il protagonista è Stefano Proietti, giornalista con trascorsi in seminario e nelle case salesiane. I media digitali sono il suo pane quotidiano, ma la vicenda che riporta esula dai meri doveri professionali.

Quando un anno fa WhatsApp ha introdotto la nuova funzione “stato”, tra la chat e le chiamate – racconta Stefano – “tra i miei contatti non è mancato chi, sin da subito, ha iniziato a postare copiosamente immagini dei propri spostamenti e della propria vita privata, magari come era già abituato a fare su Facebook, con una disinvoltura perfino sconcertante”.

Lui ci pensa un po’ e sceglie invece un’altra strada. “Dopo qualche giornata di curiosa ma prudente osservazione – prosegue – con l’inizio della Quaresima 2017 mi è venuta un’idea. Perché, mi son detto, non provare a condividere con chi lo desidera anche qualcosa di profondamente mio? Perché non provare a far sbarcare su Whatsapp qualche messaggio per l’anima?”. E così, da allora ogni mattina Stefano aggiorna il suo “stato” con un versetto del vangelo del giorno, un’immagine appropriata e una riga di preghiera personale, visibile a tutti i suoi contatti, che siano sacerdoti o non credenti, parenti, vecchi compagni di scuola o genitori degli amici dei figli.

Se la prima a colpire è l’immagine – un quadro famoso, uno scatto naturalistico o una scena della sua vita familiare (come quella scelta a commento delle parole di Gesù: “Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello”) – l’occhio scende facilmente sulla pillola evangelica attualizzata da Stefano. Il quale confessa: “La reazione è stata sorprendente”. Fin dall’inizio, infatti, ha ricevuto riscontri positivi, feedback inaspettati e incoraggiamenti.

“Con alcune di queste persone – rivela – non avevo mai parlato prima, eppure è nato un dialogo davvero bello. Con altre, nonostante mi accompagnino da sempre, non avevamo mai avuto un confronto su temi di natura spirituale: lo ‘stato’ su Whatsapp è stata una bella occasione per cominciare a farlo”.

Tutto il racconto, alcuni degli “stati” pubblicati e qualche riflessione in più sono oggi anche un libro, pubblicato da Mimep-Docete: Stefano Proietti, “In stato di missione. Il Vangelo su Whatsapp”. Coloro che, poi, volessero scorrere tutti gli “stati” pubblicati da febbraio 2017 ad oggi, li trovano alla pagina: http://www.mimep.it/il-vangelo-su-whatsapp/

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