La preghiera che ci libera dalle fake news
Anche il Papa contro le fake news. È questo il titolo comparso su diversi giornali nei giorni scorsi, quando la sala stampa vaticana ha reso noto il messaggio di Francesco in vista della 52esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in calendario per il 13 maggio 2018.
Anche il Papa contro le fake news. È questo il titolo comparso su diversi giornali nei giorni scorsi, quando la sala stampa vaticana ha reso noto il messaggio di Francesco in vista della 52esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in calendario per il 13 maggio 2018.
La riflessione del Pontefice dà in effetti grande spazio a quella che egli stesso definisce la sottile e strisciante “logica del serpente”.
È la stessa che il libro della Genesi attribuisce al tentatore: una pericolosa seduzione che si fa strada nel cuore dell’uomo con argomentazioni false e allettanti . Esse fanno leva sulla bramosia insaziabile “di potere, avere e godere, che in ultima analisi ci rende vittime di un imbroglio molto più tragico di ogni sua singola manifestazione: quello del male, che si muove di falsità in falsità per rubarci la libertà del cuore”.
Come a dire: non è la tecnologia che corrompe lo spirito umano, ma sono le nostre parole e gesti a non essere sempre veri, autentici, affidabili.
Il miglior antidoto contro le falsità, prosegue il Papa, “non sono le strategie, ma le persone: persone che, libere dalla bramosia, sono pronte all’ascolto e attraverso la fatica di un dialogo sincero lasciano emergere la verità; persone che, attratte dal bene, si responsabilizzano nell’uso del linguaggio”.
Tanto da rivolgersi alla Verità in persona con parole ispirate a una nota preghiera medievale:
Signore, fa’ di noi strumenti della tua pace.
Facci riconoscere il male che si insinua in una comunicazione che non crea comunione.
Rendici capaci di togliere il veleno dai nostri giudizi.
Aiutaci a parlare degli altri come di fratelli e sorelle.
Tu sei fedele e degno di fiducia; fa’ che le nostre parole siano semi di bene per il mondo:
dove c’è rumore, fa’ che pratichiamo l’ascolto;
dove c’è confusione, fa’ che ispiriamo armonia;
dove c’è ambiguità, fa’ che portiamo chiarezza;
dove c’è esclusione, fa’ che portiamo condivisione;
dove c’è sensazionalismo, fa’ che usiamo sobrietà;
dove c’è superficialità, fa’ poniamo interrogativi veri;
dove c’è pregiudizio, fa’ che suscitiamo fiducia;
dove c’è aggressività, fa’ che portiamo rispetto;
dove c’è falsità, fa’ che portiamo verità.
Amen.
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