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Confartigianato cesenate: "turismo su due ruote ha bisogno di strade sicure"

Il Gruppo di presidenza: "cicloturismo risorsa del territorio che va difesa con interventi sulle strade sostenuti con fondi dagli enti superiori”.

Pippo foto

Appello ai Comuni cesenati e alla Provincia: investire sulla sicurezza dei manti stradali per rendere il nostro territorio più attrattivo per il cicloturismo e il turismo su due ruote. Lo chiede Confartigianato cesenate.

“Anche la nostra filiera locale - rimarca in una nota il Gruppo di presidenza Confartigianato Cesena - è protagonista del decollo del settore e Confartigianato cesenate dà il suo contributo con le iniziative promosse a Cesenatico in in occasione delle Nove Colli dedicate allo sviluppo della filiera. Il cicloturismo è una risorsa del territorio che va difesa con interventi sulle strade che versano in condizioni accidentate, in particolare nelle colline cesenati. I Comuni più piccoli e la Provincia e in difficoltà nel trovare le risorse andrebbero sostenuti con fondi dagli enti superiori”.
“Quello delle biciclette - aggiunge il Gruppo di presidenza - è uno dei settori in cui gli imprenditori artigiani anche nel cesenate e in Romagna sono stati artefici della rinascita e del rilancio della qualità manifatturiera italiana.Dopo l’abbandono di questa produzione nel nostro Paese e l’invasione di prodotti esteri di bassa qualità, proprio negli anni della crisi gli artigiani italiani sono stati capifila del ritorno alla bicicletta sofisticata, realizzando capolavori che esprimono tradizione, innovazione, talento, gusto e creatività”.

Secondo il rapporto di Confartigianato, l’economia delle biciclette made in Italy corre veloce per quanto riguarda il numero di imprese, aumentate del 5,4 per cento negli ultimi 5 anni. E supera i competitor europei nella crescita delle esportazioni di bici complete e componentistica: nel 2017, hanno fatto registrare un balzo del 2,7 per cento, a fronte del +1,6 per cento della media Ue, totalizzando un valore di 600 milioni di euro, di cui 200 milioni per le biciclette complete e 400 milioni per la componentistica. Tra i nostri migliori clienti vi sono il Giappone, dove l’export di bici italiane nel 2017 è aumentato del 24,2 per cento, e la Francia (+14,7 per cento).

La passione per la bicicletta ha contagiato anche gli italiani: sono più di un milione le persone che la usano per andare al lavoro ed a scuola, pari a 18 utilizzatori ogni 1.000 abitanti, mentre oltre due milioni e quattrocentomila persone praticano il ciclismo a livello agonistico e amatoriale.

Nella foto (Pippo), i primi cicloturisti austriaci della stagione ieri a Cesenatico.

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