Cesena
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All'ex Zuccherificio torna Cristallino, un festival d'arte per indagare sulla poesia, lo spazio e la persona

Dodici artisti si sono cimentati su grandi temi per il Festival Cristallino, giunto alla ottava edizione e aperto nello spazio espositivo di corte Zavattini 31, nel quartiere ex Zuccherificio, a Cesena. “Opus Incertum” è il titolo del Festival che fino a novembre animerà gli spazi messi a disposizione dal Comune.

La direttrice artistica Roberta Bertozzi insieme ad alcuni degli artisti presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione di Festival Cristallino, in corte Zavattini a Cesena

Poesia, spazio, persona e materia. In una possibile sintesi tra arte e scienza. Su questi grandi temi propongono le loro opere i dodici artisti che compongono il Festival Cristallino, giunto alla ottava edizione e aperto nello spazio espositivo di corte Zavattini 31, nel quartiere ex Zuccherificio, a Cesena. “Opus Incertum” è il titolo del Festival che fino a novembre animerà gli spazi messi a disposizione dal Comune di Cesena. Sostenuto da finanziamenti pubblici e sponsor privati, propone gratuitamente mostre, incontri e corsi di formazione per insegnanti.

“La progettualità della proposta di quest’anno è stata incentrata sulla figura di Leonardo, a 500 anni dalla morte – ha sintetizzato la direttrice artistica Roberta Bertozzi alla conferenza stampa di questa mattina -. Ma più che sulle opere leonardesche, abbiamo ragionato sul metodo e sul processo che ha guidato la sua arte. Così, gli artisti in mostra si sono espressi partendo dai loro taccuini progettuali di lavorazione, che in buona parte sono esposti. Le opere sono non definite in tutte le loro parti; vogliamo così ragionare ‘sull’opera incerta’, sullo statuto dell’opera. Gli artisti sono per natura differenti, ma prevale comunque una geometria d’insieme”.

In mostra, le opere di Claudio Ballestracci, Mauro Benzi, Jacopo Casadei, Paolo Cavinato, Giulia Marchi, Ilaria Margutti, Roberto Paci Dalò, Luca Piovaccari, Anton Roca, Giovanna Sarti, Graziano Spinosi, Erich Turroni. Vernissage della mostra, sabato 7 settembre alle 20,30; alle 22 performance “Lezione di storia sospesa” con The Faccions e Carloni&Franceschetti.

Cristallino esce da corte Zavattini e si fa “Cristallino In-studio” con gli appuntamenti del percorso mobile negli studi degli artisti, in un alternarsi di occasioni d’incontro con l’arte contemporanea proprio in quei luoghi in cui viene pensata e cresce fino a definirsi. “Entrare nell’officina dell’arte contemporanea – ha sottolineato la Bertozzi – significa rendere tangibile tutti quei particolari di attimi, intuizioni e segni che precedono la creazione di un’opera. Il visitatore avrà così la possibilità concreta di entrare in contatto con il mondo dell’arte attraverso la presenza, le parole e l’opera dei suoi attori”. Il primo degli appuntamenti sarà domenica 22 settembre alle 18,30 con la visita all’atelier-studio di Anton Roca, in via Mulino di Sopra 6 a San Romano di Mercato Saraceno. L’intermezzo musicale sarà a cura di Mauro Gazzoni Trio.

“Come amministrazione, siamo lieti del valore aggiunto che uno spazio espositivo e culturale come questo sta dando alla città e a questa zona in particolare. E’ nostra intenzione continuare a incentivare l’apertura di spazi per vivere appieno il territorio, tutto, e portare culturale e bellezza oltre gli spazi tradizionali – la sottolineatura della dirigente del Settore Cultura del Comune di Cesena Elisabetta Bovero -. Credo molto interessante, inoltre, la chiave che gli artisti hanno proposto nelle loro opere, che non sono una celebrazione al genio leonardesco, quanto una reinterpretazione che offre al visitatore punti di riflessione sul ragionamento di Leonardo. E aggregare artisti diversi con progettualità e sensibilità differenti è segno di apertura e lungimiranza”.

Tra gli sponsor che sostengono “Cristallino” si conferma l’azienda cesenate di moda e design Camac. “Per noi è occasione per restituire ciò che riceviamo dalla nostra città – l’intervento dell’executive manager Tommaso Becca -. Consideriamo questa sinergia una occasione di reciproca contaminazione, per crescere culturalmente come azienda e come persone”.

[Galleria fotografica di Sandra e Urbano]

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