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Apofruit, infortuni ai minimi da quasi trent'anni

L'azienda con base a Cesena fa il punto sulle misure di prevenzione e contenimento Covid e mette a disposizione spazi per le vaccinazioni

Apofruit, infortuni ai minimi da quasi trent'anni

Misure sanitarie applicate con rigore, impegno nell’attuazione dei corsi di formazione dedicati ai lavoratori, organizzazione degli stabilimenti secondo i protocolli. Sono gli elementi che hanno determinato un bilancio annuale positivo in merito alla sicurezza all’interno del Gruppo Apofruit, con sede centrale a Cesena, che conta oltre 2mila dipendenti e 3.200 soci produttori in tutta Italia.

L’impegno più consistente in questi lunghi mesi funestati dalla pandemia da Covid-19 – informa il direttore generale Ernesto Fornari – si è concentrato, in tutti i nostri stabilimenti di lavorazione così come nei centri di ritiro e stoccaggio, sull’applicazione delle misure di distanziamento ridisegnando le geometrie dei luoghi di lavoro e degli spazi comuni, sulla ripetuta e costante sanificazione degli ambienti, sull’impiego di strumenti di protezione individuale, come gel disinfettanti, càmici usa e getta, guanti e mascherine, già in parte in dotazione al nostro personale all’interno dei magazzini di lavorazione. Inoltre il 30 per cento del personale amministrativo ha lavorato in smart working. Tutto ciò ha comportato grande impegno e investimenti che si sono aggiunti a quelli di routine imposti dalle norme sulla sicurezza, che per un’azienda come la nostra ha sempre rappresentato una priorità”. 

Il ritmo produttivo è leggermente rallentato ma il risultato sul piano della salute e della sicurezza ha premiato gli sforzi. “In un anno su un totale di 2.066 dipendenti abbiamo registrato 121 casi di positività al coronavirus che, solo in due casi, Forlì e Longiano (quattro contagi in totale), sono emersi da un piccolo focolaio di trasmissione all’interno dell’azienda, peraltro immediatamente bloccato – evidenzia Roberta Montaguti, Direttore delle risorse umane del Gruppo Apofruit –. In tutti gli altri casi si è trattato di infezioni contratte fuori dal contesto lavorativo”.  Per nessuno di loro, tuttavia, si è reso necessario il ricovero in ospedale.

Tra soci e dipendenti è ampio il numero di coloro che, nei tempi dovuti, dovranno accedere al vaccino antivirus, unico argine al dilagare dei contagi. Per questo – anticipa il direttore generale Fornarimettiamo sin da ora a disposizione dell’autorità sanitaria i nostri spazi e celle frigo per creare qui a Pievesestina, come negli altri nostri stabilimenti, centri vaccinali”.

Accanto al bilancio dei casi di Covid c’è, per Apofruit, anche un positivo bilancio degli eventi infortunistici occorsi nel 2020. Sono stati 31 su 1 milione e 955 mila ore lavorate – afferma Roberta Montaguti –, ossia lo 0,016 per mille. Incidenti di lieve entità, peraltro, che non hanno lasciato risultanze invalidanti su chi li ha subiti. È il miglior risultato dal 1994 ad oggi, lasso di tempo nel corso del quale l’impegno nel porre in essere misure di miglioramento e nel promuovere corsi sulla sicurezza tra i lavoratori, così come impone la legge, non è mai venuto meno. E l’effetto si vede nei numeri”.

Fonte: Comunicato stampa
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