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CL, centenario della nascita di don Giussani. Tre appuntamenti in città

Il primo si terrà giovedì 17 novembre al teatro Verdi con il filosofo Carmine Di Martino e l'ex direttore del Qn Michele Brambilla. 

La conferenza stampa di questa mattina, con i giornalisti. Da sinistra: Ombretta Sternini, Massimo Bassi, Fabrizio Foschi e Marino Mengozzi

Don Giussani a Cesena: una presenza privilegiata. In occasione dei 100 anni dalla nascita del fondatore del movimento di Comunione e liberazione, tutte le comunità sparse nel mondo organizzano eventi per ricordare il sacerdote milanese. Nel 1954 il prete che insegnava religione al liceo classico "Berchet" di Milano, in una mentalità laicista imperante anche in Italia nonostante la presenza di milioni di cattolici, diede "vita a un'amicizia cristiana con alcuni studenti". Cl nasce da questo primo ceppo denominato Gioventù studentesca. A Cesena arriva nel 1962 "per contagio" dalle vicine nuove comunità di Forlì e Rimini, le prime sorte fuori Milano.

Ha ripercorso alcune vicende storiche del movimento ecclesiale Fabrizio Foschi, il professore di storia che già scrisse le vicende di Cl a Cesena in occasione dei primi 40 anni di vita, nel 2002. Foschi è intervenuto nel corso di una conferenza stampa che si è chiusa poco fa durante la quale sono stati presentate le proposte che si terranno a Cesena per il centenario di don Luigi Giussani. 

Giovedì 17 novembre alle 21, al teatro Verdi, il filosofo Carmine Di Martino dell'università Statale di Milano e il giornalista Michele Brambilla già direttore del Qn e Resto del Carlino interverranno su "Alle radici della storia". Durante la serata don Ernesto Giorgi, primo presidente di Gs a Cesena, porterà una sua testimonianza. Venerdì 2 dicembre, alle 21 alla basilica del Monte si terrà il concerto del coro "Giussani 100" dal titolo "Se' di speranza fontana vivace", con letture di Franco Palmieri. Infine, martedì 6 dicembre, sempre alle 21, presso l'Art lab del cinema Eliseo, ci sarà la presentazione del libro "Il cristianesimo come avvenimento. Saggi sul pensiero teologico di don Giussani". Interverranno il professor Leonardo Lugaresi, esperto in patristica, e il professore dell'università di Bologna, il sociologo Paolo Terenzi.

Tutti gli eventi sono gratuiti e a ingresso libero e godono del patrocinio del Comune di Cesena e della collaborazione del Centro culturale Campo della stella, sotto il coordinamento della presidente Ombretta Sternini. Al primo appuntamento hanno assicurato la loro presenza il vescovo Douglas Regattieri e il sindaco di Cesena Enzo Lattuca. 

Per l'occasione è stato pubblicato un quaderno "Don Giussani a Cesena" curato dal professor Marino Mengozzi perché "questa doppia occasione (i 100 anni dalla nascita di don Giussani e i 60 anni di Cl a Cesena, ndr) - ha ricordato Mengozzi in conferenza stampa - merita una memoria da lasciare". Sono state 27 le presenze del fondatore di Cl a Cesena. Nel 1974 venne chiamato due volte consecutive dall'allora vescovo Augusto Gianfranceschi, in gennaio e in febbraio, al ritiro  dei sacerdoti. Poi tornò in altre occasioni, a testimonianza di un legame forte con Cesena, come raccontato nelle pagine del volume editato in questi giorni da Alphaservice e pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Cesena. 

Don Luigi Giussani ha generato un pensiero, un "pensiero sorgivo", come ricordato spesso dal cardinale Angelo Scola", ha fatto notare Ombretta Sternini. "Il cristianesimo come avvenimento", un fede vissuto in maniera integrale, che si innestava nella vita. In Cl in tre dimensioni in particolare: nella cultura, nella carità e nella missione, per "un'esperienza cristiana da vivere nel quotidiano - come ha sottolineato il responsabile d Cl a Cesena, Massimo Bassi -. Papa Francesco, nell'udienza a Roma del 15 ottobre scorso, ci ha richiamato a questo. E oggi, ognuno di noi deve assumersi la responsabilità del carisma da portare avanti. Per noi si tratta di una coscienza da acquisire e questo centenario è l'occasione per rivivere l'incontro con il movimento".

Don Giussani aveva un fascino verso le nuove generazioni. "Capivi - ha aggiunto Bassi - anche se uno non lo incontrava direttamente, che sapeva rispondere al bisogno di felicità. Aveva risposte alle grandi domande. Sì, come ha detto davanti al Papa il presidente della fraternità, Davide Prosperi, per noi è un nuovo inizio, con un nuovo compito che la Chiesa ci ha affidato. Le potenzialità del carisma sono ancora in gran parte da scoprire, ci ha detto Francesco".

In Diocesi di Cesena-Sarsina sono attivi una cinquantina di gruppetti di scuola di comunità, la modalità di proposta incontro che Comunione e liberazione fa a tutti, senza alcuna adesione. Poi ci sono gli iscritti alla fraternità, circa 500 nel nostro territorio. Più sono presenti oltre cento giovani di Gs, studenti delle scuole superiori, e altrettanti Cavalieri del graal, i ragazzi delle medie. 

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