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Caso Gessi: la Corte d’Appello di Bologna conferma la sentenza di primo grado

Il Comune non dovrà sborsare ulteriori somme

La fontana Masini e il palazzo comunale

La Corte di Appello di Bologna si è espressa oggi sulla vicenda del ristorante ‘I Gessi’, respingendo i ricorsi presentanti e confermando la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Forlì. Ricevuta la notizia, il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini hanno inviato ai Consiglieri comunali la seguente nota diffusa alla stampa locale oggi pomeriggio alle 18,52.

Oggi la Corte di Appello di Bologna ha emesso la sentenza sulla vicenda dei ‘Gessi’, respingendo gli appelli proposti e confermando, così, la decisione presa a suo tempo dal Tribunale di Forlì che, in primo grado, aveva quantificato il danno dovuto alla società Al Monte srl in 1.166.595 euro oltre alle spese.

Infatti, come si ricorderà, il 30 ottobre scorso, per tutelare gli interessi del Comune, la Giunta comunale aveva deciso non solo di contestare l’appello della società Al Monte (che chiedeva di riformare la sentenza riconoscendole ulteriori 1.400.580,85 euro), ma anche di proporre un contrappello. 

E anche allora, come sempre nel corso di questa vicenda, l’Amministrazione comunale ha operato con trasparenza, impegnandosi a garantire la massima informazione verso il Consiglio Comunale e verso l’opinione pubblica. In particolare, del caso si sono più volte occupate la I e la V Commissione consiliare, che hanno ricevuto ed esaminato tutta la documentazione relativa, non esprimendo per altro alcuna indicazione sull’orientamento in vista dell’udienza di appello. 

Questa sentenza della Corte di Appello di Bologna segna un momento importante, perché con essa si esauriscono i gradi di merito (a questo punto è possibile solo il ricorso in Cassazione, unicamente per motivi di legittimità, e non di merito).

Ma soprattutto è importante perché, respingendo ogni altra pretesa del ricorrente, sancisce che il Comune non dovrà pagare nient’altro. 

Resta aperta, naturalmente, la procedura presso la Corte dei Conti, alla quale sono già stati trasmessi tutti gli atti per l’accertamento del danno erariale e delle relative responsabilità. Ricordiamo che la disciplina prevede la rivalsa per un danno causato all’ente da parte di amministratori e dirigenti, ove esista l’elemento soggettivo della colpa grave.

Nel caso la Corte dei Conti individui responsabilità di questo tipo, chi ha arrecato il danno sarà chiamato a risarcirlo. 

Certamente, la vicenda dei Gessi va annoverata tra quelle che hanno avuto un esito giudiziario non favorevole e che dunque non si condivide, ma che comunque va rispettato. Si tratta di un errore amministrativo fatto in passato nel corso della Amministrazione precedente, come può capitare, e di una vicenda dolorosa per la comunità intera, che comunque deve veder prevalere il rispetto per la legalità e quindi anche l’accertamento della responsabilità. 

La cosa più importante è che la sentenza odierna della Corte d’Appello ci dà la certezza che il Comune di Cesena adesso non deve sborsare ulteriori somme.

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