Cesena
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Prevenzione

Cesena aderisce al patto dei comuni per la parità e contro la violenza di genere

Questa mattina un convegno organizzato dal Centro donna sulla prevenzione e il contrasto della violenza di genere

Un momento del convegno di questa mattina

Prevenire, proteggere e promuovere. Sono questi gli obiettivi del “Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere” promosso dall’Associazione nazionale comuni italiani e che nei prossimi giorni, con l’approvazione da parte della Giunta, sarà sottoscritto dall’Amministrazione comunale di Cesena. Lo ha annunciato questa mattina, 2 dicembre, l’assessore ai Diritti e alle Politiche delle differenze Carlo Verona nel corso del convegno organizzato dal Centro Donna comunale sul rischio di vittimizzazione secondaria nella violenza di genere, con particolare attenzione agli approcci e agli strumenti per prevenirla e contrastarla. Nel corso dei lavori inoltre si è tenuto un confronto sul tema tra i servizi territoriali e coordinato dalla docente dell’Università di Bologna Sandra Sicurella.

 

“Intervenire con azioni chiare, concrete e immediate – commenta l’assessore Verona – è un dovere di noi amministratori che quotidianamente, anche grazie al supporto del Centro donna e della rete antiviolenza presente e attiva sul territorio, siamo impegnati a promuovere una cultura che porti a una parità reale, priva di stereotipi di genere. Il tema della violenza di genere è molto caro a questa Amministrazione ed è stato affrontato anche nel corso dell’ultimo Consiglio comunale con una mozione presentata dalle consigliere del Partito democratico e approvata dall’Assise. Aderiamo dunque con convinzione a questo Patto, con la consapevolezza che la mancanza di pari opportunità tra donne e uomini, pur nella valorizzazione delle differenze, equivale alla violazione di un essenziale diritto umano e condanniamo qualsiasi forma di violenza e di potere di un sesso sull’altro. Naturalmente all’adesione e alla condivisioni di altre iniziative, di carattere simbolico, corrispondono azioni concrete che sostengono e accompagnano le donne, tanto coloro che denunciano di essere state vittime di violenza, quanto coloro che chiedono un supporto professionale. In questo senso, da gennaio a ottobre il Centro donna ha effettuato 45 colloqui di orientamento al lavoro, lavorando 155 richieste di informazione giuridica e realizzando 217 colloqui di supporto psicologico”.

 

Come definito dal Patto promosso da Anci, il cammino per l’emancipazione femminile, accelerato negli ultimi 40 anni in Italia, ha già cambiato in meglio il volto del Paese, consentendo a molte donne di proseguire in un percorso di autodeterminazione personale e favorendo in alcuni contesti anche un cambiamento culturale. Tuttavia questo cammino è ancora distante da un suo effettivo compimento e necessita quindi di essere responsabilmente accompagnato dalla politica e dalle Istituzioni. Su queste basi si muove l’iniziativa a cui aderisce anche il Comune di Cesena impegnandosi a progettare e sostenere misure concrete e condivise che contribuiscano a migliorare la società e a portare reali benefici alle generazioni future a partire da un miglioramento della qualità della vita.

 

I Comuni che aderiscono al Patto, come sancito dalla Convenzione di Istanbul, si impegnano a contrastare la violenza di genere perseguendo “le quattro P”: prevenzione, protezione delle vittime, perseguimento dei colpevoli, attuazione di politiche integrate. È necessario promuovere una cultura che porti a una parità reale, priva di stereotipi di genere che possono essere prodromici a eventuali atti di discriminazione e violenza. Questa convinzione comune guida le azioni condivise per affrontare un’importante sfida: contribuire a costruire una società più paritaria e più equa, che dia la possibilità a tutte le persone, indipendentemente dal genere, di sviluppare talenti e potenzialità in ugual misura, di accedere agli stessi strumenti e mezzi, carriere professionali e trattamenti economici, senza che vi siano impedimenti dovuti a responsabilità di cura o a stereotipi.

 

Per raggiungere dunque una visione condivisa, i Comuni aderenti al Patto si impegnano a: progettare in modo trasversale, nei vari ambiti amministrativi, politiche pubbliche che riducano la disparità ed assicurino il rispetto delle differenze; favorire e realizzare direttamente, azioni di sensibilizzazione in particolare rivolte ai più e le più giovani, sul tema delle pari opportunità; contribuire ad una reale parità di genere nella società, che consenta alle donne di raggiungere la loro piena partecipazione al mercato del lavoro, alla politica ed alle istituzioni senza pregiudizi; promuovere, nell'ambito dell'amministrazione pubblica, percorsi di formazione e sensibilizzazione sulle politiche di Pari Opportunità nei luoghi di lavoro e nella società tutta; supportare le persone nella conciliazione lavoro e famiglia promuovendo servizi adeguati, a sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e della terza età, e garantire alle donne maggiore sicurezza; creare rete tra istituzioni e sostenere le attività promosse dalle organizzazioni della società civile che abbiano i medesimi obiettivi; promuovere, favorire e sostenere i Centri Antiviolenza, le Case Rifugio e le reti di sostegno alle donne per sviluppare una reale azione di accoglienza e messa in protezione in sinergia con tutte le realtà, istituzionali e non, presenti sul territorio; promuovere, favorire e sostenere il coinvolgimento degli uomini in tema di parità di genere; definire le azioni per la parità e contro la violenza di genere nell’ambito della programmazione dell’amministrazione; impegnarsi ad attuare politiche lavorative a favore delle donne.

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