CesenaLab si allarga acquisendo gli spazi dell'ex centro linguistico universitario

Riconvertire, dare nuovo scopo. Questo il concetto al centro del progetto di riconversione degli spazi dell’ex sede del Centro Linguistico di Ateneo di Unibo – Campus di Cesena, in via dei Martiri della Libertà, pensato dall’amministrazione comunale di Cesena. L’obiettivo? Ampliare l’attuale sede di Cesenalab, incubatore e acceleratore di impresa in ambito digital, web & new media, fornendogli nuovi strumenti per poter espandere il proprio raggio d’azione.

La giunta comunale ha deliberato che la palazzina venga concessa in affidamento a Ser.In.Ar, società che promuove e sostiene le attività dell'Università di Bologna nella provincia di Forlì-Cesena. Ser.In.Ar, di cui Cesenalab è patrimonio dedicato, provvederà a trasformare lo stabile in una costola dell’attuale sede dell’incubatore, sito accanto.

Aumentare la capacità di ospitare un numero maggiore di startup presso l’incubatore. Quantità, ma soprattutto la capacità di aumentare la qualità dei servizi offerti. Come? Estendendo il periodo di incubazione, oggi limitato a 9 mesi e prorogabile per altrettanti, alla seconda fase di una startup, la più complessa: la crescita.

Nuovi spazi per eventi e iniziative in sinergia con gli stakehoder del territorio. Non solo. Progetti d’innovazione tematici e verticalizzati su specifici settori. Fuori programma, le idee che prenderanno vita, i progetti che nasceranno, gli eventi che si svolgeranno, le possibilità che si apriranno in questi nuovi spazi.

A volere il progetto Francesca Lucchi, assessore alla Sostenibilità ambientale e Europa del Comune di Cesena che ricorda come Cesenalab in questi anni si sia distinta per qualità e competenza. "E’ un contesto fertile - sottolinea Lucchi - per creare occupazione, ma anche per dare opportunità a tanti giovani che provano a far diventare impresa le loro idee, i loro progetti e i loro sogni. E’ un metodo per rendere sempre più attrattiva la città e per creare una sinergia virtuosa tra i giovani, l’Università e il mondo imprenditoriale locale. L’idea di ampliare gli spazi è una dimostrazione di credere in questo progetto e della volontà di individuarne un piano di sviluppo e consolidamento”.