Coronavirus e studenti a casa. La lettera della preside dello Scientifico "Righi"

Ha preso carta e penna la preside del liceo Scientifico "Righi", Lorenza Prati, e ha scritto ai genitori dei 1500 studenti che frequentano la scuola superiore più grande della provincia.

"Non è facile gestire questo momento - scrive la dirigente - a causa dell'emergenza che si aggrava di giorno in giorno. Siamo partiti cercando di mantenere la relazione educativa attraverso gli strumenti messi a disposizione dal registro elettronico". Qui, la gran parte degli insegnanti ha caricato "documenti, materiali, compiti, esercizi, brevi video o audio. Qualcuno fin dalla prima settimana ha utilizzato piattaforme come Edmondo, We-school o G Suite for Education. Qualcuno ha dato appuntamento ai propri ragazzi e svolto lezioni on line".

"Per poter organizzare video lezioni - aggiunge la preside - l’animatore digitale della scuola, prof. Davide Amaduzzi, ha lavorato ininterrottamente per caricare sulla piattaforma G Suite le classi dell’istituto inserendo nominativi ed indirizzi email di tutti gli studenti. E’ stato un lavoro oneroso che tuttavia ci fa dire ora, con soddisfazione, che tutte le 63 classi coi loro circa 1500 studenti sono attive".

"Sono stati altresì creati i gruppi per il corso Biomedico - prosegue la dirigente nella lettera - e per le lezioni di spagnolo, nonché per la preparazione alle certificazioni linguistiche per studenti di quarta. Durante lo scorso fine settimana sono stati organizzati corsi per formare i docenti sull’uso delle piattaforme e sull’organizzazione delle video lezioni. Da questa settimana sono state avviate lezioni on-line secondo l’orario settimanale ed i docenti che non lo avessero ancora fatto sono stati di nuovo invitati ad attivarsi tramite circolare loro riservata. I coordinatori mi stanno comunicando come i diversi Consigli di classe si sono organizzati in modo da avere un quadro preciso della situazione".

"Ci tengo tuttavia a precisare  - scrive la preside - che fare Didattica a distanza significa integrare le diverse possibilità a disposizione: non solo lezioni video, ma anche assegnazione di compiti, condivisione di documenti, scambio di elaborati...o semplici contatti via chat o messaggi o e-mail per sapere come i ragazzi stanno vivendo questo momento e per far sentire loro che “ci siamo”.