Coronavirus, l'Appello per il 25 aprile predisposto da "Comunità accogliente Cesena"

"Non sarà facile ricostruire l’Italia. Ma deve essere l’occasione per dare al Paese nuove basi sotto il profilo economico, sociale, ambientale, della salute, dei diritti e dei doveri di ognuno". Lo scrive Comunità accogliente Cesena in un "Appello per il 25 aprile".

"Fra i mille problemi da affrontare - si legge nell'Appello - non ultimo è quello dei 600.000 immigrati irregolari che vivono in Italia. Fra loro ci sono molte donne dell’Est Europa, venute a fare le badanti e oggi abbandonate a sé stesse. E tantissimi giovani a cui non è lasciata altra scelta, per sopravvivere, che diventare manovali della criminalità o diventare ostaggi di imprenditori e caporali senza scrupoli, costretti in condizioni disumane di vita e di sfruttamento".

"In occasione di questo speciale 25 aprile che ci auguriamo di rinascita e di speranza", Comunità accogliente Cesena rilancia la "proposta di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, per una urgente regolarizzazione con permessi di soggiorno temporanei, per riconoscere a queste persone il diritto all’assistenza sanitaria, anche nell’interesse della salute pubblica, per sottrarli alla criminalità ed evitare di affollare le carceri, per liberarli dallo sfruttamento disumano di cui sono le prime vittime, che distorce al ribasso il costo del lavoro in settori come l’agricoltura e l’edilizia, per dare una risposta urgente alla carenza di manodopera nelle campagne e nell’attività di assistenza agli anziani".

"Un Paese civile, come pretendiamo di essere - conclude l'Appello - non può continuare a tollerare questa situazione, non solo per profonde ragioni umanitarie, ma nel preciso interesse dell’economia, della convivenza sociale e della salute pubblica".

L'accordo è stato sottoscritto da Arci solidarietà, Associazione Papa Giovanni XXIII, Auser Cesena, Caritas di Cesena-Sarsina, Cgil Cesena, Cisl Romagna, Istituto “Lugaresi” Cesena, Misericordia Valle del Savio, Spi-Cgil Cesena.