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Coronavirus. La laurea magistrale online anche per la cesenate Cecilia Foschi

"Con il passare dei giorni però ho dovuto accettare il fatto che avrei presentato la tesi da sola, con l’unica compagnia della mia coinquilina", dice la neo dottoressa

Nella foto, Cecilia Foschi in collegamento con l'università per la discussione della laurea

L’emergenza legata al Coronavirus prosegue. Così, in tutta Italia ci si abitua sempre più ad un nuovo stile di vita. Se una tesi di laurea discussa davanti alla telecamera di un computer poteva sembrare un’assurdità solo pochi mesi fa, oggi è una realtà con cui un numero crescente di ragazzi e ragazze in tutta Italia si sta confrontando.

Cecilia Foschi è un’ostetrica cesenate, trasferitasi per lavoro a Modena, dove esercita la sua professione. Nel 2017 ha deciso di iscriversi al test d’ingresso della Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche presso UniMoRe e l’ha superato brillantemente. Un percorso lungo due anni e per niente semplice. “Lavorare, studiare, seguire le lezioni e dare gli esami insieme”, dice, “è costato tantissima fatica. Perciò speravo di concludere questo percorso circondata da tutte le persone che mi hanno sostenuta, incoraggiata, aiutata in questi due anni tra cui la mia famiglia, i miei amici, i miei compagni di corso, il mio ragazzo”.

Il Coronavirus però ha cambiato i piani di tutti noi e così già da inizio marzo ha capito che la discussione della tesi sarebbe avvenuta per via telematica. “Speravo comunque di poter invitare qualche familiare nella mia casa a Modena, come sostegno durante la discussione. Avrei anche voluto festeggiare con loro. Con il passare dei giorni però ho dovuto accettare il fatto che avrei presentato la tesi da sola, con l’unica compagnia della mia coinquilina, che si è rivelata un’amica in questo tempo trascorso insieme in maniera forzata”.

Il lavoro in ospedale ha facilitato una celere comprensione della serietà e gravità di questa pandemia. “In me è nato il desiderio che la mia famiglia non si ammalasse. Così il giorno della dissertazione, sapendo che erano sani e a casa, mi sono svegliata già contenta”. La preparazione, racconta, è stata del tutto simile a quella che avrebbe portato a termine in caso di discussione in aula. “Mi sono vestita e truccata di tutto punto. Ho rivisto su Google Meet i miei compagni di corso, anche loro sorridenti. Ero davvero serena”. Dopo la soddisfacente presentazione della tesi, con l’abbraccio virtuale di amici e familiari, sono iniziati i festeggiamenti.

“La mia coinquilina mi ha preparato una torta bellissima e dopo la proclamazione abbiamo festeggiato a dovere. La sera i miei amici e il mio ragazzo mi hanno fatto una sorpresa, organizzando una festa su Zoom (un’altra piattaforma per videochiamate, ndr). Mi hanno preparato un brindisi, abbiamo giocato assieme e poi mi hanno scartato in diretta un bellissimo regalo”. Un’esperienza per certi versi surreale, ma che in ogni caso ha lasciato un segno profondo. “Mi chiedo cosa avrei potuto desiderare di più. Un bene così mi sembrava quasi immeritato e invece era tutto vero”.

La vita non si ferma nemmeno durante una pandemia. Un modo per stare insieme e festeggiare i propri successi accademici si trova sempre.

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