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emergenza sanitaria e scuola

Coronavirus. Le quote mensili della scuola dell’Infanzia Sacra Famiglia sono state ridotte del 68,5 per cento

Il Sacro Cuore inizia con la dad anche all’infanzia e abbatte le rette

Coronavirus. Le quote mensili della scuola dell’Infanzia Sacra Famiglia sono state ridotte del 68,5 per cento

“Al centro delle nostre preoccupazioni vi sono i nostri studenti e le loro famiglie pertanto sin dai primi giorni dell’emergenza Covid ci siamo attivati per venire incontro ai loro bisogni”. Con queste parole Fabrizio Palai, presidente della Fondazione del Sacro Cuore spiega le scelte compiute dal consiglio di amministrazione delle scuole paritarie del Sacro Cuore per ridurre almeno in parte le rette di frequenza per la scuola primaria e quella dell’infanzia Sacra Famiglia vista la sospensione delle lezioni stabilite dal Governo per l’emergenza sanitaria del Coronavirus.

“Riguardo alla primaria (che conta 11 classi) – spiega Palai – i nostri insegnanti si sono attivati con una didattica a distanza adeguata all’età degli alunni, che si è progressivamente implementata. Essendo tutti noi a conoscenza di quanti disagi permangano per i genitori dei bambini della primaria legati alla necessità di seguire i figli sia nei collegamenti che nell’esecuzione dei compiti e nello studio, soprattutto nel caso si continui a lavorare, abbiamo stabilito una riduzione di almeno 150 euro sul totale delle quote da versare per i mesi di aprile e maggio (riduzione del 25,86%).

“La modalità on line intrapresa dalla scuola primaria - sottolineano Emanuela Casali coordinatrice didattica e Ombretta Sternini preside delle scuole del Sacro Cuore – non sostituisce lo stare a scuola, ma ha lo scopo di ricreare la classe e di fare comunità tenendo vivo il senso di appartenenza. Permette di "dar corpo" al lavoro e di vivere attività significative o simili a quelle vissute in classe ricreando anche certe routine (lettura di un testo, preghiera, canto, correzione dei compiti, interrogazione) con l'obiettivo di riferire il senso di quanto operato in autonomia. Un'attenzione particolare è rivolta agli alunni con disabilità: i nostri insegnanti di sostegno”.

La riduzione delle rette è stata possibile perché la scuola ha scelto di riversare a beneficio delle famiglie quanto richiesto al Fondo d’Integrazione Salariale ed è stato considerato il venir meno di alcuni costi vivi, venuti a mancare in seguito alla chiusura della scuola.

“Quello di cui stiamo parlando è un criterio generale - dicono dalla Fondazione Sacro Cuorema in questi mesi diverse sono state le famiglie che ci hanno contattato perché in difficoltà e abbiamo aumentato il fondo delle borse di studio che ha raggiunto i 100mila euro. Da sempre la Fondazione grazie a un’intensa opera di fundraising riesce a erogare delle borse di studio per le famiglie che ogni anno ne fanno richiesta. Vista l’emergenza sono state diverse le nuove domande a cui noi abbiamo dato risposta attingendo a degli accantonamenti e a fondi residui. Un’azione che per le scuole non è facile, ma necessaria perché le nostre famiglie sono importanti e vanno sostenute soprattutto in momenti come quello che stiamo attraversando.”

Molto corposa è la riduzione che la fondazione è riuscita ad offrire alle famiglie dei bimbi iscritti alla scuola dell’Infanzia Sacra Famiglia. Per gli ultimi mesi la scuola è riuscita a raggiungere 185 euro di riduzione rispettivamente per i mesi di aprile, maggio e giugno.

“Tale riduzione – ha illustrato Paolo Chierici vicepresidente della Fondazione - è stata possibile grazie al contributo straordinario della Diocesi e alla decurtazione della mensa. Abbiamo pensato di agire in maniera molto forte sulle rette dell’Infanzia la cui opera educativa non è facilmente riproponibile attraverso la Dad e anche perchè la sospensione della scuola dell’Infanzia ha creato non pochi problemi ai genitori dei bambini più piccoli che si sono trovati a gestire il loro tempo in concomitanza con il lavoro”.

Diverso l’impianto organizzato alla scuola media del Sacro Cuore dove le lezioni a distanza sono partite già dal 2 marzo con una media di 4 ore di lezione ogni mattina.

“La scelta tempestiva di mettere in atto un’articolazione dell’orario simile a quella normale – spiega la preside Ombretta Sternini in una lettera indirizzata alle famiglie - è nata dal desiderio di dare un ordine alle loro giornate, che li strappasse dalla tentazione di lasciarsi andare, oltre che dal desiderio di continuare a far loro compagnia in un cammino di apprendimento che non deve essere interrotto.
L’orario è stato rimodulato di settimana in settimana per rispondere ad alcune criticità ed introdurre progressivamente tutte le discipline. Anche il Coro comincerà ad avere piccoli moduli”.

“Il lavoro realizzato alla scuola media – evidenzia Palai - è stato possibile anche perché da anni alla scuola media si è attivata la didattica anche attraverso l’uso del tablet e gli studenti, già abituati a usare questo tipo di strumento, hanno avuto minori difficoltà nell’approccio alla Dad. Ora l’intento della Fondazione è di investire ulteriormente anche nella formazione di tutti i docenti, scuola media e della primaria, per l’approfondimento della didattica attraverso i mezzi di digitali. Inoltre stiamo progettando un potenziamento dei laboratori di informatica”.

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