emergenza sanitaria
Coronavirus. Oggi un solo nuovo caso in provincia
Attualmente, in provincia di Forlì-Cesena, si contano 31 persone in isolamento domiciliare, 5 ricoverati con sintomi e nessuno in terapia intensiva
L'Azienda sanitaria locale ha comunicato che oggi, 3 luglio, nell'intero ambito provinciale, risulta un solo nuovo caso positivo al Covid-19.
Si tratta di una persona di Cesena. Non si registrano decessi, mentre i nuovi guariti sono tre.
Attualmente, in provincia di Forlì-Cesena, si contano 31 persone in isolamento domiciliare, 5 ricoverati con sintomi e nessuno in terapia intensiva.
A Cesena c’è fermento per la positività al Coronavirus di un ragazzo di 15 anni, che nei giorni scorsi ha frequentato locali pubblici e incontrato decine di persone, attualmente controllate tramite tampone.
Ne parlano, in un post su Facebook, i soci di Spiaggia 23 Cesena al fine di "evitare allarmismi inutili" corsi negli ultimi giorni sul filo di varie chat. "Un ragazzo che era presente lunedì 29 giugno e ha presenziato al dopocena, il giorno dopo è risultato positivo al Covid-19. Da parte nostra - scrivono i soci - tutte le misure di sicurezza erano state mantenute. I ragazzi erano all’aperto e all’interno di zone ben delineate".
"In questo momento - proseguono - essendo un locale pubblico siamo tenuti a dare i nominativi di chi potrebbe avere avuto un contatto col ragazzo, in modo tale che possa essere contattato dalle autorità competenti e verificarne eventuali sintomi. Inoltre è già stata fatta la terza sanificazione dalla data di riapertura come da procedura. In ogni caso al momento non c'è nessun focolaio".
"L’attività di ristorazione, quella sportiva e la vendita al dettaglio - precisano - vengono mantenute regolarmente. Anche i centri estivi sono attivi tutti i giorni dal lunedì al venerdì, senza problemi in quanto le educatrici non erano nemmeno presenti alla serata e gli ambienti vengono sanificati almeno due volte al giorno".
Dai soci "un grosso in bocca al lupo al ragazzo coinvolto" e l'invito alle persone di "informarsi" prima di far circolare notizie "prive di fondamento" che possono "arrecare danno alle attività, in un periodo post lockdown dove ci si mette tutto se stessi per ripartire".
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