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l'emergenza sanitaria e il dopo

Coronavirus. Un altro medico interviene: "Tutto sta andando come previsto. Quanta diffidenza rimarrà nella gente? Forse rimarrà per sempre"

"A metà giugno tutto sarà finito. Ma quanto sarà cambiato il nostro modo di vivere?", dice il dottore che aggiunge: "già a dicembre negli anziani lombardi i medici di base notavano un numero inusuale di polmoniti interstiziali. Il virus era già lì. Poi c'è stata insipienza preventiva epidemiologica"

Foto Ansa/SIR

"Tutto comunque sta diventando chiaro, come si prevedeva", mi dice un mio amico medico, ben informato che però non vuole indicare il nome. "Si rischia di passare per antipatici", confida. 

"Adesso ti spiego meglio, per punti", inizia il racconto del dottore. Sembra quasi una favola, ma è la dura realtà, difficile anche da accettare.

Ecco la breve disamina del medico/amico/confidente.

1) la malattia Covid è prevalentemente lieve in oltre il 97-98 per cento dei soggetti, come è stato detto da molti. È grave/gravissima in chi ha età mediana di 78 anni.

2) In Lombardia si è verificato un disastro perché, non avendo o non usando o non preparando un primo impatto territoriale con medici di base, è stato lasciato che i Pronto soccorsi si contaminassero, intasando tutti i posti in Terapia intensiva (pochi ne aveva perché non li aveva incrementati) e quando là sono finiti .... è stato l’inferno.

3) I medici, ahimè, non furono pronti, impreparati e superficiali per evitare di contaminarsi. Quando sono stati disponibili i mezzi di protezione, non le mascherine, bensì le visiere di plastica, ormai il danno era già stato fatto. Sono morti molti medici, ahimè, perché l'età media dei medici italiani è alta. Ricordati che, a riprova che gli infettanti sono stati in gran parte i giovani, i pediatri si sono infettati tre volte di più dei medici di famiglia.4) Le terapie preventive a domicilio da 2-3 settimane sono ben note e la nostra regione e Ausl le pratica.

4) Sono ben note le terapie ospedaliere per spegnere il fuoco nel polmone. 

5) Un'epidemia dura otto settimane se non "lavorata". La nostra è stata lavorata, schiacciata. La curva si è allargata, durerà dalle 12 alle 14 settimane.... poi per me il virus, con buona pace dei virologi, non ci sarà più.... o meglio potrebbe esserci ... ma in modo sporadico ... non farà danni. Gli ospedali dopotutto ci sono per questo ...

"Non vorremo mica annullare tutte le malattie infettive virali, vero?", mi chiede il dottore.   

"Nota anche che - aggiunge - già a dicembre negli anziani lombardi i medici di base notavano un numero inusuale di polmoniti interstiziali. Il virus era già lì. Poi c'è stata insipienza preventiva epidemiologica. Non sono state preservate la residenze per anziani e quella dannata partita dell'Atalanta hanno causato il disastro. Grande invece il Veneto che imparò da Vo' Euganeo e dai disastri della Lombardia e ha fatto la differenza". 

"A metà giugno tutto finito - insiste con una certa sicurezza -. Ma non saranno finite l’incertezza e la diffidenza della popolazione... Rimarrà per moltissimi anni ... forse sempre".

"Ricordi l'Aids? - mi dice in conclusione - Ci furono 25 milioni di morti e 30 milioni con malattia permanente? Bene dall’Aids in poi, tutti usano il preservativo nei rapporti occasionali .... è prassi normale .... Bene, sostituisci il preservativo con la mascherina/distanziamento sociale e avrai il cambio del nostro modo di vivere da qui in poi". 

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