Crisi, Cisl Romagna: "Agire come sistema Romagna"

"La pandemia ha messo in ginocchio il nostro territorio in tutti i settori, come è stato evidente dai dati Istat diffusi pochi giorni fa: crollo della produzione, dei consumi e anche degli investimenti". A farlo presente è Francesco Marinelli, segretario generale della Cisl Romagna, che propone una soluzione: "agire come sistema Romagna".

Per la Cisl Romagna l’emergenza Covid-19 è stata come "una pioggia sul bagnato", visto che - dati alla mano - i cittadini delle tre province romagnole avevano già redditi da lavoro e da pensione tra i più bassi della regione, una tendenza già iniziata nel 2016 e che ora sembra destinata a peggiorare.

Per il sindacato è "indispensabile programmare il futuro, superando i campanili, per garantire sviluppo e benessere alle comunità della Romagna". Una visione che la Csl aveva già individuato nel 2017 durante il suo ultimo congresso, chiedendo alla politica e alle associazioni che si incominciasse a pensare in ottica di "sistema Romagna".

"Occorre progettare guardando l’insieme e non settore per settore, realizzando un Piano strategico romagnolo che favorisca sviluppo di qualità attraverso investimenti, a partire dalle infrastrutture fisiche e tecnologiche - dice Marinelli -. Solo così potremo pensare a un futuro sostenibile nel tempo per la Romagna".

"L’emergenza Covid ha dimostrato che dalle crisi si esce insieme e non con uno sguardo miope", prosegue il segretario cislino, chiedendo "alle istituzioni di iniziare un confronto proficuo sulla visione romagnola".

"La situazione che stiamo vivendo - conclude Marinelli - è delicatissima, con forti rischi di disgregazione sul versante della coesione sociale. Non possiamo più attendere oltre. La cura o sarà romagnola oppure sarà solo un placebo temporaneo".