Dal Mantello di San Martino, l'appello: "Abbiamo bisogno di un magazzino"

Dopo le lunghe settimane di lockdown, ha riaperto i battenti già da una settimana il Mantello di San Martino, a Macerone, nei locali della ex scuola elementare.

"Siamo sommersi di panni - dice Giulia Riguzzi, una delle volontarie -. Le famiglie durante la quarantena hanno svuotato cantine, ripostigli e armadi di ogni genere e ci hanno portato di tutto. La nostra sede è strapiena. Per questo motivo, il materiale, di ogni genere di abito e non solo, non ci manca. Anzi, proprio per questo ci sentiamo di lanciare un appello a qualche persona di buona volontà: abbiamo bisogno di un magazzino, un deposito, dove poter mettere un po' di tutta la merce che ci arriva in continuazione e anche per poterla selezionare".

Da mesi i volontari del Mantello stanno ragionando dell'espansione di questo primo progetto in un secondo di tipo sociale. Si sta pensando a un punto dedicato al riutilizzo e al recupero di quanto molti gettano anzitempo. "Daremo vita, assieme a numerose altre realtà del territorio, all'angolo di piazza della Libertà, vicino al vescovado - aggiunge Giulia - a un luogo che si chiamerà d'arnov dedicato al riutilizzo. Uno spazio per imparare a non sciupare, a condividere, a mettere insieme anzichè buttare. Un luogo anche educativo. Un vero e proprio progetto sociale".

L'inaugurazione, che era prevista per marzo, visti i mesi di blocco dovuto al Coronavirus ora è stata riprogrammata per settembre. Covid-19 permettendo.