Dantedì e Centenario dantesco, per la lista civica Cambiamo le proposte del Comune sono "minime" e "inadeguate"

"Sulle proposte culturali, Cesena deve ancora lavorare molto". Lo afferma, in una nota inviata alla stampa, la lista civica Cambiamo. Il riferimento è "la discussione in Commissione circa le iniziative del Dantedì (il 25 marzo, ndr) e del Centenario dantesco 2021", per le quali, secondo la lista civica, "le proposte a oggi sul campo paiono minime, se non addirittura inadeguate per il potenziale che la nostra città potrebbe esprimere".

"Accogliamo con favore - si legge nella nota - l'apertura dell'assessore Carlo Verona per un percorso condiviso sulla costruzione di una proposta più organica e strutturata per il 2021. Ci domandiamo però perché non sia stato fatto prima: il tempo trascorso, a fronte delle iniziative degli altri comuni della Romagna già in moto da anni, doveva essere sfruttato con più lungimiranza per arrivare ben preparati a queste scadenze. L'impressione è che si stia raccogliendo un'eredità pesante che in passato, sia come assessorato che come dirigenza del settore, non si sia distinta per concretezza e programmazione".

"Ci sconcerta - prosegue la nota - che attorno a questa opportunità del Centenario dantesco, non vi sia un progetto integrato nell'ottica del turismo attraverso il blasonato canale di Destinazione Romagna, rischiando di perdere anche quel volano di attrattività per Cesena e le altre città della Romagna. Come lista Cambiamo chiediamo subito la costituzione di un comitato scientifico che, in sinergia con la nuova dirigenza che verrà selezionata, punti sulle eccellenze che la nostra città può vantare e che oggi sono inespresse, come nello specifico dell'evento dantesco, la valorizzazione dell'opera del letterato e filosofo Jacopo Mazzoni "Difesa della Commedia di Dante", oggetto tra l'altro di una prossima pubblicazione della Società degli Studi romagnoli".

La "strada" indicata da Cambiamo "è quella di costruire un programma di letture e dibattiti in un percorso cittadino strutturato, che valorizzi tutto il patrimonio culturale cittadino, a partire dalla Biblioteca malatestiana. È necessario riallacciare una visione di insieme con le altre città romagnole per la valorizzazione turistica".