elaborazione del lutto
Dodici piccole bare di bambini mai nati
Sono state seppellite nel cimitero urbano venerdì scorso
Sono state seppellite venerdì scorso 12 piccole bare con i resti di feti abortiti. Possono essere aborti naturali, terapeutici o volontari. Tutto avviene in maniera anonima, in modo da rispettare la massima privacy di ciascuno.
Da diversi mesi non si effettuavano sepolture di questo genere. Ora si contano 110 piccole tombe.
Da qualche tempo l'azienda sanitaria della Romagna, visto l'accordo con la Diocesi di Cesena-Sarsina, chiede ai genitori di feti abortiti se desiderano che i resti vengano gestiti in proprio, attraverso l'intervento di una azienda di pompe funebri, oppure con l'aiuto dei volontari della Diocesi di Cesena-Sarsina che offre gratis il servizio di sepoltura. Infine si può decidere, purtroppo aggiungiamo noi, di lasciare i resti come "rifiuti ospedalieri".
Da venerdì scorso nel cimitero urbano di Cesena è stata trovata una migliore collocazione per queste piccole bare, sempre nei pressi della cappella, non più accanto agli arti amputati. "Cerchiamo di stare accanto a questa persone - dice il diacono Luciano Veneri, uno di quelli che si impegna per queste delicato servizio - per elaborare il lutto. In queste situazioni, non è sempre facile".
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