Duplice arresto per droga da parte degli uomini del commissariato

Duplice arresto per droga. L’hanno eseguito gli uomini del commissariato di Cesena. Venerdì sera, durante un controllo di routine all’uscita dal casello della A14 di Valle del Rubicone, a Gatteo, gli agenti della Polizia hanno fermato una coppia di giovani che hanno mostrato subito un certo nervosismo. Così hanno riferito poco fa ai giornalisti durante una conferenza stampa tenuta in commissariato dal dirigente Nicola Vitale e dal responsabile dell’anticrimine Paolo Di Masi.

“Si tratta di due incensurati, entrambi di origini marocchine. Il giovane è del 1990 – ha proseguito Vitale – è residente a Gambettola ed è regolare sul territorio italiano dove è presente dal 2010. Lei, che si è dichiarata come fidanzata, è domiciliata nel nostro territorio, anche se residente a Milano. Non è in regola con il permesso di soggiorno. Il gip ha convalidato l’arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso”.

Dopo aver verificato il nervosismo e aver controllato i documenti in parte malmessi, gli uomini del commissariato di Polizia hanno provveduto a portare i due ragazzi a Cesena per eseguire controlli molto più accurati. Si è dovuto procedere quasi a smontare l’auto per trovare i panetti di sostanze stupefacenti che erano nascosti in un vano apposito, dietro l’impianto stereo. “Il che fa supporre che non fosse il primo viaggio, visto il luogo in cui la merce era nascosta - ha aggiunto Vitale -. Merce che quindi si può trovare solo con un controllo molto approfondito”. In quattro involucri c’erano una decina di panetti e un sacchetto con 60 grammi di cocaina. Oltre un chilo di droga per un valore di circa 10 mila euro (vedi foto sotto).

“Era di sicuro merce destinata al mercato locale – ha proseguito Vitale – per la quale i due giovani si erano riforniti sul mercato del nord Italia. Purtroppo oggi la cocaina è alla portata di tutti e all’hashish ci si approccia come prima volta. Quindi in gran parte era merce destinata ai giovanissimi”. Quindi, ha aggiunto il capo del commissariato, “non è poco questo sequestro”.

Ora la merce sarà esaminata in maniera più approfondita per risalire al reale principio attivo, da cui dipenderà anche l’entità della pena. Poi prenderà la strada dell’inceneritore.