Emergenza giovani. Confartigianato esorta la politica a investire sul nuovo che avanza

In Italia, non meno in Romagna e nel Cesenate, c’è un’emergenza giovani che è tanto occupazionale quanto formativa, scolastica e culturale. Si tratta della denuncia lanciata da Stefano Bernacci, segretario di Confartigianato di Cesena, che parla di un’esigenza che va messa necessariamente al centro non solo dell'agenda politica, ma anche del dibattito territorio. “Lanciamo un sasso nello stagno in un terreno che presidiamo da più lustri”, spiega Bernacci annunciando un tavolo di lavoro per giovedì 24 maggio alle 20,45 nella sala convegni della sede associativa in via Alpi.

“I care, mi sta a cuore! Investire sui giovani per costruire futuro”. È questo il titolo del Confartigianato day a cui prederanno parte l’economista Giulio Sapelli; Mauro Tosi, dirigente dell’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Marie Curie” e Enrico Sangiorgi, prorettore dell’Università di Bologna. “’I care’ è la frase-titolo da cui siamo partiti quest’anno per concentrare la riflessione sul tema giovani, formazione e competenze, perché siamo convinti che investire sui giovani significhi investire sul nostro futuro e puntare sui giovani guardando al futuro rappresenti una parte di contributo che anche noi come Confartigianato possiamo dare al territorio. L’espressione ’I care’ proviene dalla tradizione americana del Novecento ha per noi un significato ancora più forte poiché ci riporta all’esperienza della scuola di Barbiana dove don Milani ha sviluppato la il suo rapporto educativo e formativo con i giovani”, prosegue ancora il segretario.

“Se vogliamo parlare di futuro – rammenta Bernacci – dobbiamo allora partire da coloro che sicuramente lo vivranno. Dare voce ai giovani, migliorare le loro condizioni di formazione, creare opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, costruire un welfare di comunità inclusivo anche per le loro esigenze (ad esempio il problema della casa per le giovani coppie o il tema degli asili per coloro che lavorano) deve diventare la priorità per il sistema territoriale. Non è solo responsabilità della politica, della scuola e delle imprese”. Si tratta, dunque, di un tema di comunità ed è un fattore di competitività territoriale. Per questa ragione Confartigianato esorta mercato del lavoro e mondo della politica a investire sull’accrescimento delle competenze che rappresenta uno degli investimenti migliori per aiutare le imprese a competere meglio su mercati dove anche con il digitale e la robotica i fattori che faranno la differenza saranno l’intelligenza, le conoscenze, la creatività e la passione delle persone.