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EMERGENZA

Esondazione fiume Savio, il presidente Bonaccini al Ponte Nuovo: "Tutti saranno risarciti dallo Stato o dalla Regione"

Fino ad ora sono state rimosse 800 tonnellate di detriti

Esondazione fiume Savio, il presidente Bonaccini al Ponte Nuovo: "Tutti saranno risarciti dallo Stato o dalla Regione"

L’emergenza è rientrata ma i riflettori restano puntati sul livello delle acque del fiume Savio che nella notte tra ieri lunedì 13, e oggi, martedì 14 maggio, ha diminuito notevolmente la sua portata scendendo a 5,77 metri dopo aver toccato i 7,51. Un picco probabilmente mai registrato fino ad oggi e che nulla ha a che fare con le esondazioni del 1997, che riguardarono tutti i corsi d’acqua del territorio, e del 2005. Tuttavia la paura è passata, ora non resta che concentrarsi sulla conta dei danni assicurando risarcimenti a chi ha subìto la furia delle precipitazioni. Sicurezza data dal presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che oggi ha raggiunto il Ponte Nuovo, zona critica per la città e per questo chiusa al traffico fino a stasera. ha ringraziato di persona gli uomini della Protezione civile, i volontari e gli addetti della ditta incaricata dal Comune per lo sgombero dei detriti dal letto del fiume che ostruivano il corso della corrente.

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“Sono state rimosse – ha spiegato il sindaco Paolo Lucchi – oltre 800 tonnellate tra rami e arbusti. Intanto si procede con le operazioni di pulizia dal fango e di altri detriti lasciati dall’esondazione sulle strade allagate”. Nella giornata di lunedì, con due picchi della piena registrati alle 7 e alle 13, sono state messe in sicurezza due famiglie tenendo sotto controllo altre cinque abitazioni nel corso della nottata".

“Nei mesi scorsi – ha precisato Lucchi – la Regione attraverso la sua struttura è intervenuta grazie al Comune per attuare una pulizia lungo tutto il fiume. Il lavoro è stato fatto benissimo, rispettando ambiente e cittadini. Questo ci ha consentito di evitare maggiori danni dalla piena di ieri”. Persone e abitazioni sono la priorità anche per il presidente Bonaccini che da parte sua ha richiesto lo stato di emergenza nazionale assicurando un risarcimento a tutti i danneggiati. “Laddove non arriverà lo Stato – ha promesso – interverrà la Regione con risorse proprie”.

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