poesia
Franco Sbrighi e il richiamo a quel che conta davvero nei versi di "Covid - 19 (i 4 ad maz)"
Per riflettere e anche per sorridere
L'abbonato Franco Sbrighi di San Martino in fiume ha inviato questa poesia in dialetto (con relativa traduzione) che merita di essere letta.
Grazie a non poca saggezza popolare, un momento per ciascuno per riflettere, e anche sorridere.
Covid - 19 (i 4 ad maz)
Du starnud, un colpa ad tosa,
am sò truvè in tla zona rossa.
An so propi cume fè,
an um so ‘ncora svigè.
Ho ch-minzè un’aventura
tot sudè da la paura.
A vulèva so int è zil,
cun un brench ad infarmir
che i zarchèva di dutur
par tnì in mot un pò ad mutur,
chi’s era rot par prem in Cina
po int l’Italia meneghina.
Um pareva ca fos svegg
e l’andèva sempra pez.
A sugnèva, e a num svigèva,
tenta zenta cla s’nandèva,
int i camion sistemè
quant un gnera gnent da fè.
A so turnè a la realtà,
tot l’Italia ciusa in ca.
Tot i dé j’era pracis,
l’era pas guasi dù mis.
Zug a cherti e pasatimp,
al su volti a fè di chint.
Spianè tot cmè carcerè,
sol la spesa par magnè,
ch-veica volta in farmacia,
par tnì dalong sta’ pandemia.
Tot e mond la j’à ciape,
e nisun l’à sparagnè.
Ut avdej che e Nost Signor
us à dè sta punizion,
par i ‘pché cl’aveva fat
int e mond ste brench ad mat?
I sè mes tot a prighè,
cun Francesco a des da fè,
cun dal Mesi e Bandizion,
par spianè stà situazion.
I 4 ad maz i sa mulè,
u j’è sol da stè dastè.
San Martino in Fiume , 04/05/2020 Franco Sbrighi
Covid - 19 (il 4 maggio)
Due starnuti, un colpo di tosse, / mi sono trovato nella zona rossa. / Non so proprio come fare, mi devo ancora svegliare. / Ho iniziato un’avventura, / tutto sudato dalla paura. / Volavo su nel cielo, / con un gruppo di infermieri / che cercavano dei dottori / per tenere in moto alcuni motori, che si erano rotti prima in Cina / poi nell’Italia meneghina. / Mi sembrava di essere sveglio / e andava sempre peggio. / Sognavo e non mi svegliavo / tanta gente che se n’andava, / nei camion sistemati / quando non c’era più nulla da fare. / Sono tornato alla realtà, / tutta l’Italia chiusa in casa. / Tutti i giorni erano uguali, / erano passati quasi 2 mesi. / Giochi a carte e passatempi, / alcune volte a fare canti. / Sistemati tutti come carcerati, / solo la spesa per mangiare, / qualche volta in farmacia, / per tenere lontano questa pandemia. / Tutto il mondo è stato contagiato, / e nessuno ha risparmiato. / Stai a vedere che Nostro Signore / ci ha dato questa punizione, / per i peccati che aveva commesso, / nel mondo questo branco di matti? / Tutti si sono messi a pregare, / insieme a Francesco a darsi da fare, / con Messe e Benedizioni, / per sistemare la situazione. / Il 4 maggio ci hanno dato il via libera, / c’è solo da aspettare.
San Martino in Fiume , 04/05/2020 Franco Sbrighi
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