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Furti delle case ridotti prima del virus. Il prefetto Antonio Corona: "Questa è solo una delle tante azioni che mettiamo in campo"

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il questore Lucio Aprile con i comandanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia stradale, della Polizia ferroviaria e delle Polizie locali. I furti nella case sono diminuiti, prima del virus, del 31,07 per cento

Nella foto un momento della conferenza stampa di questa mattina in videoconferenza

"Oggi vogliamo rendervi parte, e tramite voi l'opinione pubblica, di un'importante azione di repressione dei furti prima dello scoppio dell'epidemia di Coronavirus". Così ha introdotto la conferenza stampa online il prefetto di Forlì-Cesena, Antonio Corona.

"Abbiamo agito con un approccio scientifico, in maniera mirata - gli ha fatto eco il questore Lucio Aprile illustrando l'operazione condotta tra novembre 2019 e febbraio di quest'anno -. Abbiamo preso in considerazione giornate, orari e luoghi nei quali avvenivano con maggiore frequenza i furti nelle abitazioni. In particolare ci siamo concentrati su Cesena e Forlì, e in parte su Bertinoro. I centri nei quali avvengono la maggior parte dei furti nelle case. È vero che i furti stanno diminuendo ovunque in Italia. Si parla di una percentuale del 13,75. Da noi la diminuzione, nei quattro mesi indicati, è stata del 31,07 per cento".

"Nel dettaglio - ha proseguito il questore - negli stessi mesi del 2018-2019 si erano verificati in provincia 618 furti. L'anno dopo, con le nostre azioni messe in campo se ne sono contati 426. A Forlì si è passati da 216 a 135 e a Cesena da 210 a 115. Nel corso di questa vasta operazione sono stati tratti in arresto anche alcuni malviventi mentre erano in corso dei furti. Con un posto di blocco a Forlimpopoli sono state identificate tre persone che avevano compiuto dieci furti con destrezza. Tutti provenivano da Bologna e depredavano anziani o della spesa o della borsa". 

"Per questi motivi mi sento di ringraziare tutte le forze in campo, dalla Polizia di Stato ai Carabinieri, dalla Polizia ferroviaria a quella stradale alla Guardia di Finanza fino alle Polizie locali. Tutti hanno concorso a realizzare questi risultati".

Prefetto e questore hanno poi risposto ad alcune domande dei giornalisti.

"Nel nostro territorio - ha aggiunto il questore - la gente non ha la percezione dell'impunità, quindi tutti denunciano i furti. Di certo la diminuzione dei numeri riscontrata nelle nostre rilevazioni non dipende dalle mancate denunce, perchè qui la gente si reca dalla Polizia anche per il furto di un prosciutto o di una bicicletta".

"Questa che vi abbiamo presentato oggi - ha proseguito il prefetto - è solo una delle azione messe in atto. Ora, vista la fase 2, ne attueremo delle altre, anche grazie alla collaborazione dei cittadini che ci aiutano per adottare le contromisure. Per il resto, non entriamo nei particolari della nostra azione per non fornire troppi vantaggi. Già ne abbiamo troppi di svantaggi".

Il controllo di vicinato può aiutare? "Ci credo moltissimo", ha risposto il questore. "Può aiutare come controllo sociale - ha aggiunto il prefetto - in modo da rendere più forte la comunità nel suo complesso. Infine, fatemi aggiungere, non c'è solo l'emergenza Covid che ci sta ovviamente impegnando tantissimo, ma anche tutto il resto. Di certo non cediamo di un millimetro".

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