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Gestione degli ictus in Romagna, l'ospedale Bufalini rafforza il suo ruolo di Hub

A partire da domani, anche i pazienti del ravennate colpiti da ictus per cui sia necessario il trattamento endovascolare, che fino ad ora venivano trattati extra Romagna, saranno gestiti presso l’ospedale di Cesena

L'ingresso del Bufalini di Cesena - Foto Sandra e Urbano

Nuovo passo in avanti dell’Azienda Usl Romagna per quel che riguarda la rete di intervento e cura per le persone colpite da ictus. A partire da domani, venerdì 15 gennaio, anche i pazienti dell’ambito di Ravenna colpiti da ictus per cui sia necessario il trattamento endovascolare, che fino ad ora venivano trattati extra Romagna, saranno gestiti presso l’ospedale Bufalini di Cesena, sede di stroke unit di secondo livello, nonchè Centro hub della Romagna per il trattamento endovascolare. Il Bufalini era già sede di riferimento per i pazienti del forlivese e del riminese.

Si completa così il percorso aziendale di centralizzazione della gestione dello stroke presso l’ospedale cesenate che sarà di riferimento per i casi acuti a elevata complessità di cura endovascolare per tutti i cittadini della Romagna, arrivando a servire un bacino di oltre un milione e 200mila abitanti, come prevedono le linee guida italiane di prevenzione e trattamento dell’ictus.

Per l’Azienda Usl della Romagna si tratta "di un ulteriore importante traguardo per la cura e il trattamento dell’ictus in fase acuta, raggiunto nonostante il periodo di massima criticità per la sanità, dato dall’emergenza epidemica in corso, grazie al grande lavoro di squadra di tutte le figure professionali coinvolte".

La gestione clinica del percorso di centralizzazione si avvale di una rete aziendale di professionisti più che qualificati, che vede il coinvolgimento degli ospedali invianti (Stroke Unit di Ravenna, diretta dal dottor Pietro Querzani, e Stroke Unit di Rimini, diretta dal dottor Simone Vidale), del servizio 118 e del team multidisciplinare (stroke team) di Cesena: unità operative di Neuroradiologia (diretta dalla dottoressa Maria Ruggiero), Neurologia e Stroke Unit (diretta dal dottor Marco Longoni), Pronto Soccorso e medicina d’Urgenza (diretta dal dottor Alessandro Valentino)  di Anestesia e Rianimazione (diretta dal dottor Vanni Agnoletti) e di Neurochirurgia (diretta dal dottor Luigino Tosatto).

“È un passo importante ed indispensabile per le oltre 2mila persone colpite ogni anno da ictus, in Romagna e per le loro famiglie, per migliorare il trattamento di una patologia in cui il fattore tempo è critico, i cui esiti di salute sono correlati alla presa in carico tempestiva del paziente, su tutta la rete - afferma il direttore sanitario dell’Ausl della Romagna Mattia Altini - Obiettivo della direzione strategica è continuare a mantenere alta l’attenzione su questo progetto prevedendone nei prossimi mesi il potenziamento, anche dal punto di vista  delle risorse tecnologiche dedicate, promuovendo la ricerca e la realizzazione dei modelli organizzativi maggiormente evoluti e tesi ad ottenere una risposta di cura il più possibile  efficace.  Aver raggiunto questo  risultato in piena pandemia – conclude Altini-  rende ancor più merito a tutti gli operatori dell’Azienda”.

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