Solidarietà
Giocattoli in arrivo per i piccoli degenti del Bufalini
Il dono è destinato ai piccoli degenti dei reparti di Otorinolaringoiatria e Chirurgia maxillo facciale da parte del "Circolo non solo rosso" di Bulgarnò Cesena, de "Gli amici di Teo" e dell'associazione "Qualcosa di grande per i piccoli"
Un carico di giocattoli è arrivato oggi al Bufalini per i piccoli degenti dei reparti di Otorinolaringoiatria e Chirurgia maxillo facciale. Grazie ai ragazzi del "Circolo non solo rosso" di Bulgarnò Cesena e "Gli amici di Teo", che, nei mesi scorsi, hanno organizzato una serata in memoria del caro amico Matteo Cucchi, "Memorial Teo", il cui ricavato è stato devoluto, insieme all'associazione "Qualcosa di grande per i piccoli", all'acquisto di preziosi giocattoli che saranno donati ai bambini ricoverati. Ogni volta che un piccolo paziente sarà sottoposto a manovre dolorose riceverà uno dei piccoli doni.
La consegna è avvenuta questa mattina in ospedale, alla presenza del presidente dell’associazione ‘Qualcosa di Grande per i piccoli’ Daniele Vitali insieme a Paola Vitali, Grazia Gori, del padre del ragazzo prematuramente scomparso Terzo Cucchi, dei ragazzi del "Circolo non solo rosso" di Bulgarnò Cesena e "Gli amici di Teo", del direttore dell’Unità Operativa Otorinolaringoiatria Massimo Magnani, del direttore del reparto di Chirurgia Maxillo Facciale Angelo Campobassi , della coordinatrice Infermieristica Rossella Bravaccini, della responsabile aziendale Fundraising Elisabetta Montesi e di diversi professionisti delle equipe (insieme nella foto).
“A nome di tutti i professionisti e dell’Azienda Usl – hanno sottolineato i primari - ringraziamo di cuore i ragazzi del "Circolo non solo rosso" di Bulgarnò Cesena, "Gli amici di Teo", l’Associazione ‘Qualcosa di Grande per i piccoli’, che da sempre è impegnata per sostenere attivamente il progetto di umanizzazione delle aree pediatriche all’interno delle strutture sanitarie dell’Ausl Romagna, per questa generosa donazione che oltre a contribuire significativamente a ridurre l’ansia del ricovero, ci aiuta a curare tutta la persona, non solo la malattia”.
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