Cesena
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Lotta all'azzardo

I Popolari per Cesena spiegano i motivi dell'appoggio di Zoffoli alla delibera contro l'azzardo

Il Consiglio comunale di Cesena, giovedì della scorsa settimana, ha discusso la delibera relativa alla proposta di mappatura dei luoghi sensibili relativamente alla legge regionale “Norma per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate” che obbliga a mantenere le sale gioco ad una distanza di 500 metri da luoghi definiti “sensibili”.

Foto agensir.it

Il Consiglio comunale di Cesena, giovedì della scorsa settimana, ha discusso la delibera relativa alla proposta di mappatura dei luoghi sensibili relativamente alla legge regionale “Norma per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate” che obbliga a mantenere le sale gioco ad una distanza di 500 metri da luoghi definiti “sensibili”.

Il tema delle ludopatie è attualissimo e investe molto le famiglie. "Grande è l’impegno della Chiesa Italiana - scrive alla stampa in un comunicato inviato oggi il consigliere comunale Gilberto Zoffoli dei Popolari per Cesena, assieme a Maurizio Fantini e a Francesco Biguzzi - di associazioni cattoliche, del quotidiano Avvenire, di riviste in prima linea come VITA di Riccardo Bonacina, per contrastare questo preoccupante fenomeno. Si è pronunciato in modo netto e deciso lo stesso papa Francesco già da tempo (“Azzardo e usura generano continui fallimenti, non solo economici, ma anche famigliari e esistenziali. Si lotti con tutte le forze per sconfiggerli” Papa Francesco, 11 gennaio 2016). In Italia il fatturato del gioco d’azzardo legale nel 2016 è stato di 95,9 miliardi di euro, una cifra abnorme, pari al 4,7% del Prodotto interno lordo, più di quanto lo Stato spende per l’istruzione (poco più del 4%). In Emilia Romagna nel 2016 sono stati “bruciati” 7 miliardi di euro nel gioco d’azzardo. I centri di ascolto delle Caritas parrocchiali sono pieni di casi di persone e di famiglie distrutte, indebitate, senza più dignità".

A fronte di questa situazione di emergenza, aggiungono Zoffoli e soci, "tutti sono “contro” il gioco d’azzardo, ma solo a parole. Occorrono i fatti. Ora cosa possono fare i Comuni? La mappatura, voluta dalla Regione, è per noi Popolari per Cesena un passo nella giusta direzione. Il titolare del Punto Snai di via del Mare che presenta una diffida minacciando richieste di danni.  “Nel bene comune c’è anche quello delle imprese e dei lavoratori delle imprese di Cesena” dice il gestore. Noi Popolari per Cesena pensiamo che il bene comune non sia fare gli interessi di tutti, degli sfruttati e degli sfruttatori. Ci sono situazioni (come il gioco d’azzardo, la droga, le armi) in cui occorre dare un giudizio preciso e netto su “cosa” consista il bene per il popolo, per la gente, per i giovani, per le famiglie. E il giudizio che diamo è che il gioco d’azzardo non faccia il bene della gente e che si debba porre in atto tutte le misure per contrastarlo".

Ecco spiegati i motivi, concludono, per i quali Gilberto Zoffoli ha votato a favore della delibera, in contrasto con i consiglieri Casali, Formica e Spinelli di Libera Cesena, i quali si sono astenuti.

Fonte: Comunicato stampa
I Popolari per Cesena spiegano i motivi dell'appoggio di Zoffoli alla delibera contro l'azzardo
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