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I saldi nei negozi tradizionali? Per Confcommercio sono i veri amici dell'Ambiente

L'ultima trovata dei commercianti per contrastare il commercio elettronico: buttarla sulla sostenibilità, dato che i corrieri si trovano a percorrere strade "sempre più intasate e inquinate" e i pacchi sono "imballaggi che dovranno essere smaltiti"

Nella foto da sinistra il direttore Confcommercio cesenate Giorgio Piastra, il presidente Augusto Patrignani e il vicedirettore Alberto Pesci

Spesa media a famiglia di 324 euro, 140 euro pro capite: sono queste le stime  dell'Osservatorio Confcommercio cesenate per i saldi invernali che partono in città, nel comprensorio cesenate, in Provincia e in tutta la Regione sabato il 4 gennaio.

Sarà un anno all'insegna della sostenibilità anche per la moda. Questo pensa Confcommercio cesenate che ritiene utile iniziarlo con 'saldi sostenibili' che permetteranno ai consumatori di fare acquisti consapevoli dal punto di vista non solo socio-economico, ma anche etico-ambientale: "Comprare nei negozi di prossimità, quelli che animano le nostre vie, i nostri centri, le nostre città, significa infatti scegliere colori e tendenze dei prodotti di moda, toccare con mano la qualità, provare e trovare le taglie e le misure giuste, il tutto comodamente 'sotto casa', a prezzi molto competitivi e senza ansie di attese di un corriere o di dover ricorrere a fastidiose procedure di reso. Senza contare che gran parte dei prodotti acquistati online arrivano a destinazione, in strade e città sempre più intasate ed inquinate, con pacchi ed imballaggi che dovranno essere smaltiti".

"Per questo Confcommercio - commenta il presidente Augusto Patrignani - ha chiesto ed apprezzato l'introduzione della web digital tax per i colossi del web che vendono in Italia e ne auspichiamo una regolamentazione comune da parte della UE, ma serve qualcosa in più a partire dall'attenzione al grido di allarme delle attività che lavorano sulle nostre strade mantenendole vive con più luce, decoro, sicurezza, relazioni. Comprare nei negozi  è certamente più sostenibile dal punto di vista ambientale e decisamente molto più stimolante dal punto di vista relazionale".

"I saldi nel Cesenate  - aggiunge il direttore Giorgio Piastra - sono un appuntamento fortemente identitario che rafforza il rapporto fiduciario tra clientela, molto affezionata a questa tipologia di acquisti, e negozianti. La stima sulle spese familiari calcolata dal nostro osservatorio in collegamento con l'Ufficio studi nazionale Confcommercio è di una spesa pro capite di 324 euro per nucleo familiare e di 140 euro pro capite. Si tratta di cifre in linea col 2018 il quinquennio precedente, in un contesto generale di note difficoltà del settore distributivo e dell'abbigliamento in particolare, comparto per il quale i saldi sia invernali che estivi rappresentano un capitolo importante per il fatturato annuale".

Fonte: Comunicato stampa
I saldi nei negozi tradizionali? Per Confcommercio sono i veri amici dell'Ambiente
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