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Il Ccr chiarisce sull'andamento della banca

Gli interventi del presidente Valter Baraghini e del direttore generale Giancarlo Petrini

Il Ccr chiarisce sull'andamento della banca

Con riferimento agli articoli pubblicati nei giorni scorsi sulla stampa quotidiana locale, il Credito cooperativo romagnolo, volendo chiarire la propria posizione, ha inviato alle testate locali le opinioni del presidente Valter Baraghini e del direttore Giancarlo Petrini. 

Di seguito l'intervento del presidente Valter Baraghini

Negli articoli apparsi nei giorni scorsi sui quotidiani locali, sono state riportate diverse inesattezze che rischiano di generare confusione nei lettori.

Innanzitutto, occorre chiarire che le dimissioni non sono legate all’andamento della Banca che conferma la propria crescita, l’incremento delle quote di mercato e della solidità patrimoniale, dimissioni dovute al deterioramento delle relazioni fra i componenti degli organi collegiali. Dispiace che questo rapporto si sia incrinato perché in questi anni, tutti insieme, consiglio di amministrazione, collegio sindacale, direzione e dipendenti hanno svolto un intenso e proficuo lavoro e i risultati conseguiti lo dimostrano.

Anche sui nomi dei canditati sono riportate inesattezze.

In relazione all’intervento della capogruppo presso la banca, preciso come si tratti esclusivamente di un’attività di verifica sullo stato delle relazioni fra gli organi della banca

In merito all’assemblea, preciso che lo svolgimento con la modalità del Rappresentante designato è stato previsto, anche per quest’anno, dal D.L. n. 18/2020 convertito nella Legge n. 27/2020 e successive modificazioni, modalità indicata con apposita Direttiva dalla Capogruppo e adottata anche dalle altre Bcc del gruppo presenti in regione, così come da tutte le Bcc affiliate al gruppo Iccrea. Con l’approssimarsi dell’assemblea, tenuto conto di questa modalità del Rappresentante designato, anticipo che verranno organizzati diversi incontri con i soci sui vari territori di competenza, per fornire tutte le informazioni necessarie, diverse dalle voci di corridoio che poi finiscono sui giornali, e rassicurare così i soci e i clienti sul buon andamento della Banca.

Dare informazioni e fare comunicazione sono due aspetti a cui teniamo in particolar modo, utilizzando gli strumenti a nostra disposizione, sito internet, social, rivista della banca, newsletter, avvisi presso le nostre filiali, a cui forse sarebbe utile prestare maggiore attenzione, così come auspicheremmo maggiore attenzione alle tante iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo organizzate sul territorio grazie al sostegno del Credito cooperativo romagnolo, che è rimasta ormai l’unica banca locale con sede e direzione sul territorio stesso.

 

E quello del direttore Giancarlo Petrini

Il Credito cooperativo romagnolo in questi sei anni ha svolto il proprio ruolo di sostegno all’economia locale, conseguendo tutti gli obiettivi strategici fissati fin dal 2016 primo anno di attività dopo l’aggregazione, obiettivi in questi ultimi anni condivisi con la Capogruppo e molti dei quali raggiunti anche in anticipo rispetto alle tempistiche definite.

Nel 2021 i volumi della banca sono cresciuti del 10%, in particolare per quanto riguarda la gestione dei risparmi della clientela, a conferma della fiducia accordataci. Un andamento comprovato anche dai report della capogruppo, dove il Ccr, in proporzione alle dimensioni, è posizionato ai primi posti in diverse classifiche. Il margine operativo nel 2021 ha superato i 10 milioni di euro (lo scorso anno € 7,6 milioni) quasi totalmente destinati, per scelta prudenziale del cda, all’azione di progressiva copertura del rischio di credito; una scelta che ovviamente va a discapito degli utili, definiti dai giornali non entusiasmanti e che effettivamente ogni anno potevano essere maggiori se consideriamo i significativi importi destinati alla collettività per sostenere le tante iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo che si sono potute realizzare anche grazie al contributo del Credito cooperativo romagnolo, scelta di cui siamo orgogliosi e che confermiamo. Ritornando al tema del credito, in questi 6 anni sono stati ridotti drasticamente i crediti deteriorati che a fine 2021, al netto delle svalutazioni, ammontano a € 33,8 milioni (erano più di 128 milioni di euro ad inizio 2016). È migliorato sensibilmente il Texas Ratio, l’indice che mette in raffronto i crediti deteriorati con il patrimonio e che definisce solida una banca se inferiore al 100%; il Texas Ratio della Banca a fine 2021 è al 43,6% (era al 154% ad inizio 2016). Solidità della banca confermata dal Cet1 che si attesta al 16,3%, in linea con le medie nazionali e di molto superiore ai minimi richiesti dall’autorità di vigilanza. Infine, con riferimento alla società di gestione del Mercato Coperto di Cesena, richiamata in alcuni articoli di stampa, confermo come stia regolarmente rispettando i propri impegni nei confronti della banca. Inoltre in funzione delle coperture sul credito vantato e disposte prudenzialmente dal Cda anche in misura superiore a quanto richiesto, posso ragionevolmente ritenere che la posizione difficilmente produrrà effetti negativi sui futuri bilanci della banca, come invece ipotizzato negli articoli di stampa.

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