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verso il ballottaggio

Il ministro Fontana al Ridotto per sostenere la candidatura di Rossi e per parlare di famiglia

Ieri sera al palazzo del Ridotto pieno grazie anche a un folto gruppo di giovani che avrebbero voluto porre domande al ministro per la famiglia e le disabilità

Un'immagine dell'intervento del ministro Fontana ieri sera al Ridotto

È toccato ancora una volta al sottosegretario alla Giustizia, nonchè segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, presentare ieri sera al palazzo del Ridotto a Cesena un membro del Governo arrivato in città per sostenere Andrea Rossi, candidato di centrodestra, al ballottaggio in programma tra due giorni. Ieri è toccato il ministro per la Famiglia e le disabilità, Lorenzo Fontana. E non è ancora finita qui, perchè oggi arriverà anche un altro ministro, quello dell'Istruzione, università e ricerca, Marco Bussetti, per una visita alla Malatestiana e un passaggio veloce al comitato elettorale di Rossi, in via Zeffirino Re.

A Morrone è seguito Rossi che ha detto delle difficoltà di indossare gli occhiali di un disabile per cercare di capire come deve girare la città per essere a misura di chi non la può godere come chi è abile. Ha citato il piano Peba, non applicato a Cesena, e si è impegnato per il futuro su questo versante, in caso di sua vittoria. Sulla famiglia, ha detto del valore di quelle che hanno figli, da sostenere in ogni caso. Poi ha concluso con un appello al voto, riprendendo lo slogan della sua campagna elettorale: "Ci vuole coraggio per cambiare Cesena. Cambiamola insieme".

Massimo Pistoia, del "Popolo della famiglia" ha ricordato che "noi siamo un popolo. Non siamo dei politici di professione. Siamo andati a Roma. Abbiamo riempito il Circo massimo. Occorre riportare al centro la famiglia, al centro di ogni politica. Cesena potrebbe trasformarsi in un piccolo laboratorio a sostegno della famiglia. Un esempio potrebbe diventare quello che noi proponiamo come reddito di maternità. Una proposta per combattere la denatalità. Un incentivo alle donne che desiderano dedicarsi alla famiglia in modo esclusivo. Un diritto in più. Il lavoro in casa non è di serie B. E poi, non da ultimo, questo aiuto alle donne potrebbe servire anche per combattere la piaga dell'aborto". Pistotia in questo ha inteso anche rispondere al candidato di centrosinistra Enzo Lattuca che nel dibattito di lunedì sera al Ridotto organizzato dal nostro giornale aveva criticato tale proposta.

L'avvocato Stefano Spinelli ha ricordato come la presenza di tre ministri a sostegno di Rossi in pochi giorni a Cesena "dimostri l'importanza della posta in gioco di questa tornata elettorale". Ha ricordato che in caso di vittoria di Rossi verrebbe istituito un "assessorato alla famiglia" e ha ringraziato il ministro Fontana per avere tolto la dicitura di "genitore1 e genitore2" e di di avere riportato quella di padre e madre. "Ci siamo impegnati - ha concluso Spinelli - come associazione culturale "Il Crocevia", ci siamo messi in politica, ci abbiamo messo la faccia. Oggi è l'articolo 31 della Costituzione quello più inattuato, in particolare quando si parla di famiglie numerose". Da ultimo, anche Spinelli ha rivolto un appello al voto: "Votiamo per una città a misura di famiglia".

È seguito l'atteso intervento del ministro Fontana che ha ringraziato per l'accoglienza, ha ricordato il welfare familiare all'interno delle aziende, in grado di fare lavorare meglio e di aumentare la produttività. Sulla denatalità ha messo in evidenza che "se non si fanno più bambini il sistema sociale non sta in piedi. Avere più bambini è un investimento per lo Stato. E non basta fare entrare stranieri, anche perchè quando arrivano in Italia hanno 20/25 anni e hanno una cultura diversa dalla nostra". Poi si è chiesto: "Che futuro vogliamo avere? Quando gli uomini sono considerati numeri scattano le dittature. Cos'è la globalizzazione? Siamo tutti diversi. La bellezza della diversità? Perché la vogliamo omologare? Siamo l'esatto opposto del nazista e del fascista. Oggi, o sei l'uomo omologato o devi essere eliminato". 

"È un sistema che ci ha ridotti così - ha concluso Fontana - senza tutele per le famiglie e i lavoratori. Inoltre, viviamo in un sistema di mass media che scredita chi vuole cambiare il regime. Stranieri a casa vostra. L'importanza del legame della comunità. Sono andato dal ministro Tria che è anche una brava persona. Gli ho chiesto: dobbiamo rispettare il parametro del 3 per cento o dobbiamo aiutare la signora che non riesce a mandare a scuola il proprio figlio? A Rossi dico: quando sarai sindaco: non dimenticarti mai delle famiglie. In particolare di quelle che hanno bimbi in difficoltà".

Un'ultima annotazione di cronaca. Un folto gruppo di giovani presente alla serata, con evidenza contrario alle proposte del ministro, al termine dell'incontro ha chiesto ad alta voce di poter porre domande a Fontana. Non c'è stato nulla da fare. I ragazzi hanno poi atteso all'esterno del palazzo l'uscita del ministro e per svariati minuti si sono confrontati, animatamente ma con rispetto, con alcuni esponenti del centrodestra.

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