Il saluto del dirigente del Commissariato: "Ringrazio tutti, compresa la stampa. Ai cittadini dico: chiamate con fiducia il 113"

"Permettetemi dei ringraziamenti". Lo ha detto poco fa in Commissariato, il dirigente Giorgio Di Munno che è stato trasferito a Venezia quale nuovo capo della squadra Mobile.

Il grazie è andato alla stampa, ai superiori "che hanno creduto in me e mi hanno sempre dato fiducia. Alla Procura della Repubblica di Forlì, un costante punto di riferimento. Ai sindaci per la fattiva collaborazione. Alla curia per la visita di papa Francesco, un evento eccezionale che ci ha permesso di conoscerci meglio e di stimarci di più".

"Questo è un territorio fondamentalmente sano - ha aggiunto il dirigente -. Nel 2018 abbiamo effettuato 87 arresti e nel 2019 siamo a quota 75. Abbiamo arrestato quelli che rubavano le biciclette. Erano bande organizzate che venivano da fuori. Abbiamo arrestato piccoli spacciatori. Balordi che spaccavano vetrine. Qui c'è piccolo smercio di droga. Non ci sono i grandi trafficanti. La zona stazione? Molto bene i progetti in cantiere: vanno nella giusta direzione".

"Noi ce la mettiamo tutta - ha detto ancora Di Munno -. Si può fare di più? Certamente, anche con l'aiuto dei cittadini. Chiamate con fiducia il 113. Ognuno può fare la sua parte, presidiando il territorio. Occorre migliorare il gioco di squadra. La strada va vissuta".

"A un babbo che regala lo smartphone di ultima generazione al figlio adolescente vorrei chiedere se gli ha mai regalato la Divina Commedia. La dimensione digitale rischia di farci smarrire quella reale, della strada accanto a quella in cui viviamo".

Infine, un caloroso saluto. "Porto con me tutto l'affetto e tutto il ricordo di questi anni trascorsi assieme, in uno dei Commissariati più importanti d'Italia".