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Il saluto del preside del Liceo Monti, a un passo dalla pensione

Lascia la guida del liceo 'Monti' di Cesena il preside Giancarlo Domenichini. Dal primo settembre prossimo, a 66 anni, andrà infatti in pensione.

Il saluto del preside del Liceo Monti, a un passo dalla pensione

Lascia la guida del liceo 'Monti' di Cesena il preside Giancarlo Domenichini. Dal primo settembre prossimo, a 66 anni, andrà infatti in pensione. Sul sito web della scuola ha pubblicato oggi un lungo saluto, spiegando i motivi della scelta.

“La decisione risale al febbraio 2017 quando, cedendo alle insistenze dell’Ufficio Scolastico, presentai domanda per restare nell’anno 2017/18, ma fu in quel momento che mi resi conto che stavano venendo meno le energie necessarie per guidare questa scuola così come i mutati tempi pretendono - si legge nella nota -. Accettai dunque di restare solo un anno anche perché l’esito dell’assegnazione prima e della realizzazione poi dei nuovi spazi al Liceo Monti suggerivano la presenza di chi aveva seguito la partita a livello istituzionale e aveva avanzato proposte e soluzioni. D’altra parte era quello uno degli obiettivi che mi ero posto al momento del mio insediamento, il 1° settembre 2012, quello cioè di dare spazi adeguati e dignitosi a questa istituzione. Gli altri obiettivi erano legati alla necessità di proporre una diversa immagine della nostra scuola, così da valorizzare maggiormente gli studi umanistici e, soprattutto, l’urgenza di rinnovare la didattica per consentire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di avere adeguati strumenti e non solo una solida preparazione”.

Domenichini fa anche un bilancio di questi sei anni trascorsi al vertice di una delle scuole più apprezzate della città, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe: “Lascio sereno e solo con una piccola amarezza: la resistenza di una parte del collegio alla inevitabile innovazione della didattica ─ scrive ancora ─. Mi riferisco al gruppo di eccellenti insegnanti i quali, tuttavia, raramente hanno messo in discussione la loro impostazione e quasi mai hanno pensato di contestare apertamente e coraggiosamente quella da me indicata e ritenuta inevitabile. Invito tutti a non buttare il poco o tanto che si è fatto insieme e a riflettere seriamente se sia ancora opportuno proseguire in una didattica rigidamente impostata sullo schema spiego/interrogo, preoccupandosi più del programma che dell’apprendimento, contribuendo così a generare la pericolosa convinzione che il voto sia l’unico temuto protagonista del percorso scolastico".

Immancabili i ringraziamenti allo staff, “il cui impegno ha fatto sì che il 'Monti' sia oggi noto in tutta Italia” e grazie a cui il liceo può vantare una serie di traguardi e innovazioni.  Tra questi, la rete wifi, il passaggio al registro elettronico, l’insonorizzazione della palestra, la realizzazione di due aule 3.0, la sperimentazione di videoconferenze anche con l’estero, gli spettacoli teatrali di livello proposti anche al Bonci, la maggiore apertura verso gli alunni disabili, la nascita e crescita degli scambi culturali, la riorganizzazione degli uffici, il sito web che è tra i più frequentati di tutto il territorio nazionale, all’alternanza scuola-lavoro.

Infine, il “ringraziamento più importante è per i nostri ragazzi”, a cui “auguro insegnanti ancora più motivati e innovativi, genitori un po’ meno ‘spazzaneve’ e ancora più disposti a collaborare per il loro futuro, e un dirigente in grado di comprendere meglio e soddisfare fino in fondo le loro profonde e vere esigenze”.

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