In Cattedrale oggi pomeriggio i funerali del 17enne Christiano Rigoni. Il parroco: "Solo il Signore può dare senso alla nostra vita"

"L’ultimo saluto cristiano a Christiano - come ha ricordato il parroco don Giordano Amati - è pieno di silenzi". E anche di abbracci e di occhi carichi di lacrime. Sono terminati poco fa in Cattedrale i funerali del giovanissimo Christiano Rigoni, non ancora 17enne, deceduto domenica scorsa a causa di un incidente mortale lungo la via del Confine, mentre andava in scooter a Cesenatico.

La famiglia, per bocca del celebrante, ha chiesto di rispettare questo silenzio profondo evitando gli applausi all'uscita della bara dalla Cattedrale. Una Cattedrale piena di familiari, parenti, amici, compagni di classe, insegnanti, amici dei genitori. In tantissimi si sono voluti stringere attorno alla famiglia che sta vivendo giorni di profondissimo dolore.

"Un silenzio - ha detto ancora il sacerdote nell'omelia - non vuoto, ma colmo di pensieri" e di domande, anche drammatiche sul senso della vita. "Un silenzio di dolore profondo e di preghiera perchè il Signore possa illuminare di speranza questo momento pieno d'angoscia".

"Non c'è una risposta razionale alle domande tremende di queste ore - ha aggiunto don Giordano -. La fede può venirci in aiuto. Certo, non toglie la sofferenza umana. Ma Gesù è accanto a chi soffre e ora è accanto a voi che soffrite per la perdita tragica e improvvisa di Christiano, del figlio, del fratello, del nipote, dell'amico, del compagno di classe sempre sorridente".

"Gesù ha vinto la morte. Con Lui c'è sempre la vita, la vita eterna - ha concluso il parroco -. Quindi, non sia turbato il vostro cuore. Gesù non ci lascia soli nel dolore. Il cero pasquale acceso che vedete qui davanti è il simbolo della Pasqua di Risurrezione".

"Christiano era un ragazzo pieno di vita e di interessi. Era buono. Pieno di candore. Ora preghiamo per lui, per la sua famiglia. Ai tanti suoi amici qui presenti ora dico: sentitelo vicino perché l’amore è più forte della morte. Non si vive senza un senso. Nessuno conosce i propri giorni. La Sapienza del Signore può dare senso alla nostra vita, anche quando siamo nella prova".

Al termine della Messa ci sono state alcune testimonianze. Un'insegnante dell'istituto professionale "Versari Macrelli" lo ha ricordato per il suo viso sempre sorridente e per il rispetto che portava per tutti i prof da cui riceveva tanta stima. "Sei stato un regalo del Cielo. Aiutaci a sopportare la tua assenza".

Una compagna di classe si è impegnata a prendere la maturità per lui e un'altra amica ha detto che ora Christiano "è diventato il nostro angelo".

Alla fine rimangono nel cuore di tanti le parole del Vangelo di Giovanni ascoltate durante la Messa: "Non sia turbato il vostro cuore. Vado a prepararvi un posto. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Io sono la via, la verità e la vita".