giornali parrocchiali
In distribuzione "Il campanile di San Giovanni"
Illustrata anche la nuova unità parrocchiale che si va formando tra sei comunità del centro cittadino
È in distribuzione da qualche giorno il numero di ottobre, il n. 2 dell'anno 2021, del giornale della parrocchia della Cattedrale, "Il campanile di San Giovanni".
Tra le diverse testimonianze della vita parrocchiale, a pagina 6 il giornale illustra l'unità parrocchiale che si andrà formando nei prossimi mesi, composta da sei parrocchie (Duomo, San Bartolo, San Domenico, Madonne delle rose, Osservanza e San Giovanni Bono-Ponte Abbadesse) per un totale di quasi 15 mila abitanti. Sono ospitati, nella stessa pagina, anche quattro commenti di persone che frequentano le diverse comunità.
In prima il parroco don Giordano riprende le linee pastorali che il vescovo Douglas ha presentato il 12 settembre scorso durante l'assemblea tenutasi nella chiesa di Sant'Agostino.
Ecco alcuni brani dell'intervento di don Giordano.
Domenica 12 settembre il nostro vescovo Douglas ha presentato le linee pastorali del nuovo anno. Il tema e le finalità sono ben sintetizzate nell’introduzione: “Nel prossimo biennio pastorale intendiamo mettere a fuoco il tema della Chiesa per essere comunità cristiana capace di affrontare le sfide della nostra società. In questo modo potremo dare fondamento alla riflessione e accompagnare le scelte che scaturiranno dal progetto di ristrutturazione territoriale diocesana”.
Questa riflessione sulla Chiesa è davvero opportuna proprio in vista di due eventi importanti che abbiamo davanti: il Sinodo della Chiesa italiana, fortemente voluto da papa Francesco, che avrà inizio in ottobre e si svolgerà nei prossimi anni; l’altro evento è diocesano: la ristrutturazione territoriale della diocesi che dopo anni di studio e consultazioni prenderà avvio in Avvento. Si tratta di due appuntamenti di grande importanza ecclesiale, che si impegnano fortemente come Chiesa italiana e Chiesa diocesana. Non possiamo affrontarli adeguatamente se non partendo da una seria ed approfondita riflessione sul nostro essere Chiesa.
In conclusione vorrei sottolineare tre punti fondamentali.
- Prendere più coscienza della nostra appartenenza alla Chiesa locale, che è la diocesi in comunione col nostro Vescovo. Il fatto di appartenere ad un gruppo ecclesiale o a una parrocchia non ci deve far perdere mai di vista che siamo sempre cellule della stessa Chiesa di Cristo. Dobbiamo superare chiusure, campanilismi che non fanno crescere il senso autentico di Chiesa
- La Chiesa particolare si fa presente e visibile nella comunità parrocchiale. È importante educare e sensibilizzare le famiglie con i loro figli fin da piccoli al senso di appartenenza alla parrocchia. Pur con il rinnovamento che deve attuare la parrocchia rimane sempre l’espressione della Chiesa che vive tra le case e la più vicina alla gente, al popolo di Dio.
- La comunità cristiana s’incontra alla Messa domenicale; è questo il centro, il cuore della vita della Chiesa e di ogni comunità. Tante famiglie sono ancora “nomadi” nel partecipare alla Messa! È vero che la Messa è “buona” in ogni chiesa, ma solo nella comunità parrocchiale la celebrazione eucaristica alimenta e fa crescere il senso di appartenenza alla parrocchia.
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