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In memoria di Falcone e Borsellino

Al Bonci di Cesena, "Giovanni e Paolo"

Un momento della conferenza stampa di questa mattina in una foto di Sandra e Urbano - fotografi Cesena

Sono passati esattamente 30 anni: un tempo lungo, eppure, per chi ha vissuto quei terribili giorni del 1992, sembra che tutto sia accaduto pochi istanti fa. Il terrore, il senso di impotenza, la rabbia, la sensazione di essere giunti a un livello mai toccato prima nello scontro fra lo Stato e la criminalità organizzata. Il rischio, dopo trent'anni, è che le rievocazioni di Falcone e Borsellino divengano un rito, una meccanica ripetizione di frasi imparate a memoria. Evitare che questo avvenga è il senso dello spettacolo “Giovanni e Paolo. Aldilà di Falcone e Borsellino”, che andrà in scena sabato 4 giugno alle ore 20,30 al Teatro “Bonci” di Cesena.

Il testo di Alessandra Camassa sarà visibile gratuitamente per decisione dell'Amministrazione comunale di Cesena, allo scopo di favorire la partecipazione del pubblico. «Al ritorno dalla pandemia notiamo che è difficile richiamare la memoria delle persone su ciò che è stato – ha detto il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, alla presentazione dell'iniziativa – ed è quindi importante fare sì che la memoria di queste vittime della mafia non divenga una semplice abitudine». Lo spettacolo, voluto dall'Associazione nazionale magistrati, è stato messo in scena lunedì 23 maggio a Forlì, presso il tribunale: a Cesena, non essendoci più un tribunale, non poteva essere allestito nello stesso luogo, e la scelta è caduta sul Teatro “Bonci”, per dare massima visibilità alla manifestazione.

La presenza, alla conferenza stampa, dell'assessore allo sviluppo economico, legalità e sicurezza, Luca Ferrini, era la sottolineatura della necessità di tenere alta l'attenzione sul fenomeno, in una regione che non è immune dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, come le 77 condanne del Processo Aemilia hanno dimostrato, segnando come la 'ndrangheta e in generale le varie forme di criminalità organizzata siano attente e interessate ad inserirsi nel tessuto sociale ed economico della regione.

Prima della recita interverrà Ignazio De Francisci, già impegnato presso la Procura generale di Bologna e, da giovane, collaboratore proprio di Falcone e Borsellino. Dopo la conversazione, seguirà il breve dramma di Alessandra Camassa, che è presidente del Tribunale di Marsala. Il testo risale al 2008, e dal 2013 è allestito da Dario Garofalo: in scena solo tre attori. Lo stesso Garofalo (Borsellino), Gaspare Balsamo (Falcone) e Giusy Zaccagnini, una misteriosa figura femminile che collega il mondo ultraterreno in cui si trovano i due giudici con quello terreno degli spettatori. L'opera, che in questi anni ha subito varie modifiche per arricchirla di attualità, vede i due giudici dialogare dopo essere stati uccisi: nel dialogo emergono le loro differenze, mentre a fare da collante è la misteriosa figura femminile, la cui identità si chiarirà durante lo spettacolo.

L'opera è piuttosto breve (circa 50 minuti), per dare maggiore risalto alla suggestione di questo incontro. Accompagnano la scena alcune delle “Variazioni Goldberg” di Johann Sebastian Bach e una canzone, scritta e interpretata da Giusy Zaccagnini.

La serata, come si è detto, è a ingresso libero, ma i biglietti vanno prenotati, o all'indirizzo mail: info@teatrobonci.it oppure al numero di telefono 0547-355959.

 

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