Cesena
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Incarico regionale in Fratelli d'Italia per Stefano Spinelli

Il noto professionista cesenate, già in lizza per FdI alle ultime elezioni regionali, è stato nominato responsabile regionale Istruzione dal partito della Meloni

Incarico regionale in Fratelli d'Italia per Stefano Spinelli

"Ringrazio il partito di FdI per la fiducia accordatami e per la nomina a responsabile regionale con delega al Dipartimento Istruzione". Così Stefano Spinelli, ha commentato il nuovo incarico da parte del partito guidato di Giorgia Meloni.

Il 58enne avvocato cesenate ha ricordato come alle ultime elezioni regionali "FdI ha ottenuto un ottimo risultato locale, superando l’8% dei voti (con un incremento di più del 100%), al quale auspico di aver in parte contribuito, giungendo primo nella circoscrizione provinciale con quasi 1300 preferenze. Ho già ringraziato e continuerò a farlo tutti coloro che mi hanno espresso fiducia. Per questo ho ritenuto di continuare l’impegno politico nel nostro territorio".

"Fratelli d'Italia a livello territoriale (grazie all’onorevole Bignami, al coordinatore regionale Barcaiuolo, e al coordinatore provinciale Petri) sta affrontando un grosso sforzo di rinnovamento, anche organizzativo, con attenzione anche alla società civile e la costituzione di nuovi circoli e aumento delle iscrizioni; sforzo che è premiato dai voti che le ultime elezioni hanno fatto registrare e che i sondaggi attribuiscono al partito. Credo vi sia necessità di un cambio di rotta: più democraticità, che significa far votare gli italiani, più attenzione alla persona e alla sua dignità, alla famiglia, alla vita, più attenzione alla società civile e incentivi alla crescita, maggior difesa dell’identità per gestire la globalizzazione. In questo quadro, un posto di rilievo credo spetti alla scuola e alla libertà di educazione, che questo governo in particolare sta invece limitando".

"Cito solo alcuni esempi - continua Spinelli -. La scuola pubblica non statale è oggi bistrattata dalla sinistra e dal M5S, mentre costituisce una risorsa fondamentale e preziosa del sistema scolastico pubblico, assicurando quella libertà educativa che è uno dei nostri pilastri costituzionali. Prendo atto che ora si sia deciso di aumentare – dietro le insistenti richieste dell’opposizione e in particolare di FdI – il sostegno alle paritarie per 300 milioni, per l’emergenza coronavirus, anche se la nostra proposta, come avevo già sottolineato, prevedeva la detraibilità del costo delle rette versate alle scuole dalle famiglie. Ma chiedo, allora, per quale motivo a Cesena si attende ancora la definizione di una nuova convenzione con le paritarie, come peraltro aveva promesso il Sindaco, dopo la scelta di ridurre la retta scolastica per le materne solo comunali e statali. E non si dica che si procederà ora con gli eventuali trasferimenti per il Covid, che vengono incontro solo all’emergenza, ma che non sanano quella disparità tra famiglie di serie A e B per la riduzione delle rette solo alle prime".

"Ma faccio riferimento anche al disegno di legge Zan - conclude Spinelli - che istituisce il reato di omofobia, nuovo reato di opinione dai confini incerti, che credo limiterà di molto la libertà di espressione e di parola (di chi crede che la persona sia uomo o donna, che non esista genitore 1 e 2, che i bambini debbano avere un padre e una madre e che l’utero in affitto sia un reato). E’ una deriva pericolosa, quella del reato di opinione, che solo i regimi hanno conosciuto, oggi quello del politicamente corretto".

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