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Ior, gran galà al teatro Verdi

Giovedì 1 dicembre, raccolta fondi per la lotta contro il cancro

Ior, gran galà al teatro Verdi

 

Giovedì 1 dicembre il teatro Verdi di Cesena riapre le sue porte alla solidarietà e alla lotta contro il cancro: a partire dalle 20 è infatti in programma il “Gran gala”, l’evento di raccolta fondi per eccellenza del programma natalizio dello Ior giunto alla sua tredicesima edizione. La serata nasce per fare il punto della situazione riguardo lo stato dell’oncologia in Romagna assieme alle svariate anime che sostengono questa causa, dal privato cittadino al volontario, passando per i principali rappresentanti del tessuto politico ed imprenditoriale del territorio: ma diventa anche occasione per chiedere ai partecipanti uno sforzo aggiuntivo a favore di un progetto specifico che possa fare la differenza per il territorio.

Per l’edizione 2021 l’incasso era volto all’acquisto di un macchinario fondamentale per migliorare la presa in carico delle pazienti sottoposte a chemioterapia: il “Paxman scalp cooler”, casco refrigerante che in determinate condizioni riesce ad evitare l’effetto collaterale più temuto e riconoscibile dei trattamenti, ovvero la calvizie. Il successo della serata, che portò alla causa oltre 60.000 euro di contributo grazie alla partecipazione di più di 200 persone, fu tale che la somma per l’acquisto del dispositivo fu ampiamente coperta.

Per l’edizione 2022 la causa scelta dall’Istituto oncologico romagnolo non sarà meno importante: il ricavato andrà a sostegno della ricerca scientifica che porta al letto del paziente le terapie più personalizzate ed efficaci nel più breve tempo possibile. In particolare il contributo verrà utilizzato per i progetti dell’Irst “Dino Amadori” Irccs legati all’implementazione dell’immunoterapia, strategia terapeutica che ha già dato grandi risultati su tumori un tempo considerati molto complicati come quello al polmone e il melanoma in stadio avanzato, aumentando considerevolmente le prospettive di sopravvivenza delle persone che ne soffrono. I ricercatori di tutto il mondo sono impegnati per trovare sempre nuovi target che permettano a questo trattamento di essere una nuova arma a disposizione dei medici anche per tutte quelle neoplasie che al momento rispondono meno, ivi compreso il carcinoma mammario.

E il tumore al seno sarà sicuramente un argomento centrale nel corso della tredicesima edizione del “Gran Gala Ior”: sarà presentato infatti sul palco del teatro Verdi “Pensavo peggio”, spettacolo di danza contemporanea che ha già fatto registrare il tutto esaurito in vari teatri della Romagna ispirato alla storia di malattia di Cristina Drei. 43 anni, faentina, la sua lotta contro il carcinoma mammario è iniziata a soli 30 anni: un lasso di tempo in cui ha ricevuto ben tre diagnosi diverse. Invece di abbattersi o isolarsi, Cristina ha deciso di trasformare questa esperienza in uno spettacolo carico di emozione ma che lascia anche ampio spazio ad una serie di situazioni paradossali e ricche di ironia: «L’intenzione non è certo quella di minimizzare l’esperienza di una malattia come il tumore al seno: ho provato sulla mia pelle cosa significhi avere paura di morire e cercare la guarigione attraverso momenti traumatici come la deturpazione del proprio corpo o la perdita dei capelli – spiega proprio la paziente – ma è nella mia natura guardare alle cose che mi succedono con ironia e leggerezza, che come spiega Italo Calvino “non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto senza macigni sul cuore”.

Il titolo della rappresentazione è già di per sé un manifesto in questo senso: “Pensavo Peggio” è ciò che mi sono sentita dire più volte dalle persone che mi incontravano e sapevano della mia malattia, come se una frase del genere possa effettivamente risollevare la persona che se la sente dire, come se essere pazienti significhi sentirsi colpevoli di difendere la nostra femminilità e portare avanti la nostra vita. L’auspicio è che chi sta attraversando la medesima esperienza possa comprendere come si possa “normalizzare” anche una situazione di angoscia e dolore con ironia e, appunto, leggerezza: ma soprattutto l’obiettivo è quello di parlare di argomenti ancora oggi un po’ tabù, che non fanno che rendere ancor più pesante il percorso di cura oncologico. La priorità dev’essere sì guarire, ma anche garantirsi la miglior qualità di vita possibile anche durante le terapie, senza rinunciare a nulla di ciò che amiamo».

 

“Pensavo peggio” è una raccolta di frammenti di vita della ragazza riadattati al linguaggio del teatro grazie alla collaborazione del coreografo Cristiano Buzzi, in arte Kris, ed Alimah Grasso, che ha aiutato nella stesura dei testi. Nel ruolo della protagonista Vittoria Markov, allieva della sedicesima edizione della fortunata trasmissione di Canale 5 “Amici” di Maria De Filippi che presta il volto alla paziente.

«Ho assistito personalmente per la prima volta allo spettacolo a luglio in un teatro di Ravenna – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – mi ricordo di averlo trovato molto interessante e godibile, ma soprattutto era impossibile non accorgersi subito della forza con cui riusciva a far arrivare i messaggi che vuole veicolare alla platea, specie ovviamente a quella femminile. Da lì l’idea di portare questo evento anche sul territorio di Cesena, in una cornice importante come quella del “Gran gala” e in un teatro prestigioso come il “Verdi”: sarà una sorta di regalo a tutti gli amici che hanno deciso di prendere parte all’evento, contribuendo in maniera concreta ad una causa che mai come oggi è importante sostenere, ovvero quella della ricerca scientifica, l’unico modo che abbiamo per dare nuove armi ai nostri medici per sconfiggere questa malattia».

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