Cesena
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ABBAZIA DEL MONTE

L'arte terapia nella sanità: una due giorni di studi e di confronto

L'obiettivo principale dell'arte-terapia è quello di aiutare bambini ed adulti ad entrare in contatto con le proprie emozioni, nel riconoscerle, darle un nome e un significato

Immagine del convegno

Sabato 10 e domenica 11 novembre all'Abbazia S. Maria del Monte, si è tenuto un importante convegno nel corso del quale sono stati presentati i risultati della ricerca scientifica scaturita dai volontari dell'“Associazione ArtinCounselling” e validata dal Dipartimento di Psicologia Dinamica di Cesena. I lavori sono stati avviati nella giornata di sabato iniziata con uno studio dell'arte-terapia applicata alla pediatria e, dopo, alla psichiatria.

All'apertura dei lavori erano presenti la dottoressa Elisabetta Montesi, dirigente responsabile fundraising e comunicazione dell'Azienda Usl Romagna, l'assessore Christian Castorri, il consigliere regionale Paolo Zoffoli e Cinzia Lissi, Gestalt Counsellor, Arte Terapeuta, Formatrice europea Jean Monnet. Perché parlare di arte connessa alla terapia? Il legame tra le due discipline si è reso necessario da quando è stato compreso che la medicina non deve più solo considerare la patologia in sé ma è obbligata a riconoscere anche gli aspetti emozionali che la malattia porta al vissuto personale delle persone. I sentimenti negativi connessi alla perdita momentanea o permanente della salute, intesa come benessere psico-fisico dell'individuo, incidono in maniera esponenziale sul risultato delle terapie farmacologiche messe in atto per curare quella determinata patologia e, allo stesso modo, incidono sul grado di aderenza al percorso terapeutico. Pertanto, nel corso degli anni, il paradigma secondo il quale la malattia era al centro del percorso di cura, si è modificato per dare spazio a una visione olistica della persona che comprende sentimenti quali rabbia, frustrazione dovuta alla perdita del benessere e del proprio ruolo sociale, depressione e conseguente isolamento. Ecco che si è inserito, quasi con prepotenza, un nuovo concetto: umanizzazione delle cure e l'arte terapia ne è parte integrante. L'obiettivo principale dell'arte-terapia, le cui attività sono incentrate sulla creatività della persona, è quello di aiutare bambini ed adulti ad entrare in contatto con le proprie emozioni, nel riconoscerle, darle un nome e un significato. In questa prima parte della mattinata si è sottolineato come essa, dotata di modelli teorici e proprie metodiche in continua evoluzione, sia riuscita in pochi anni a raggiungere diverse realtà italiane. Cesena ha sempre creduto nell'arte, non più intesa come uno strumento elitario ma quale mezzo di crescita personale e culturale di ogni singolo cittadino ed è risultato significativo poter constatare che essa abbia assunto, nel tempo, connotati terapeutici.

Arte terapia, secondo Cinzia Lissi, significa accompagnare la persona a sentire ciò che sente e a esprimerlo, permettendo di leggere ciò che le parole non possono esternare in quel momento. Diversi sono stati i progetti che l'associazione ArtinCounselling ha perseguito nel tempo. Tra questi “Fai fiorire un sorriso”, “Arte in corsia in festa”, “Cena di Natale”, “Camminata tra i colori del Savio” e “Animarte”. Nel 2017, nel reparto di pediatria di Cesena, è stato realizzato uno studio il cui obiettivo era quello di alleggerire, tramite i disegni e i colori, la tensione data dall'ospedalizzazione nei piccoli pazienti. Sono stati proposti fogli colorati sui quali disegnare ed è emerso che i bambini preferiscono il foglio bianco, in quanto i colori che poi avrebbero utilizzato erano più evidenti. Il bianco, secondo l'arte terapia, corrisponde alla ricerca della verità. Alcuni esempi di colori scelti per disegnare erano il giallo, corrispondente al senso di libertà e alla gioia e, il verde, tipico dei paesaggi naturali, espressione di voglia di crescere ed equilibrio.

Nel 2005 è nato il progetto “Pediatria a misura di bambino”, tra i cui obiettivi si annoverava la necessità di rinnovare le aree di degenza e la ludoteca e, portare avanti in maniera più continua, la clown-terapia. In questo percorso di rinnovamento sia culturale che architettonico, è scaturita l'esigenza di dover rendere ancor meno sofferente il percorso dei piccoli pazienti verso la sala operatoria: per rendere possibile tutto ciò, al pari dei rinnovamenti architettonici del reparto di pediatria, anche per la sala operatoria e per la sala di risveglio dall'intervento chirurgico, i muri e parte degli arredi sono stati abbelliti con immagini fiabesche.L'esperienza più che positiva dell'arte terapia ha portato alla nascita dell'opuscolo “Navigare il mare in pediatria”.

La sessione pomeridiana ha invece riguardato l'esperienza dell'arte terapia in psichiatria. Al di fuori del reparto ospedaliero, in ambito domiciliare, Patrizia Belloi ha parlato della “narrazione e autobiografia” dove, insegnando alla persona a scrivere su sé stessa, ella può essere in grado di rimettere insieme i “pezzi” della sua vita, strutturarli e dargli un senso. La narrazione guidata, che richiede un lavoro che si potrebbe protrarre nel medio-lungo termine, fa si che a seguito di una prima parte focalizzata sulla scrittura, ci siano momenti in cui si lavora sulle emozioni negative che la malattia porta con sé, per poterle riconoscere e stabilire di seguito un percorso di vita che il soggetto vorrebbe avere. La creatività, espressa nel disegno o nella scrittura, è parte integrante o meno della nostra vita? A questa domanda ha risposta il dottor De Paoli, medico psichiatra, che ha sottolineato la sua presenza nell'arco di tutta la nostra esistenza e, un esempio, è il comune “colpo di genio” che tutti abbiamo, almeno una volta nella vita, sperimentato. L'arte-terapia in psichiatria adotta diverse metodiche quali la scrittura, il disegno, il collage e la poesia: spesso, quando il disagio è così forte che la persona non è in grado di esprimerlo verbalmente, tramite le varie attività e la loro lettura da parte di personale esperto, è possibile comprendere ciò che quel soggetto ci vuole dire. Il convegno, terminato domenica, ha dato la possibilità ai partecipanti di provare, tramite simulazioni in laboratori specifici, le diverse discipline afferenti all'arte terapia. Chi nel disegno e chi nella poesia  ha trovato, seppur per poco tempo, un modo di scoprire nuove emozioni e costruire attorno ad esse un significato.

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