L'invito dei Giovani di Azione Cattolica alla preghiera per i giovani e per la pace

I giovani di Azione Cattolica invitano la comunità diocesana a un momento di preghiera, un incontro in cui i giovani stessi sono i protagonisti. L'appuntamento è per giovedì 13 maggio alle 18,45 presso la Chiesa dell’Osservanza a Cesena. 

Per lanciare l'evento, Giacomo Macelletti, vice presidente Ac di Cesena - Sarsina del settore Giovani si affida alle parole dell'assistente nazionale monsignor Gualtiero Sigismondi. 

«Siamo chiamati ad essere giardinieri e non padroni, di questo prato meraviglioso che ci è affidato».

"Così - riporta Macelletti - monsignor Sigismondi, durante la XVII Assemblea Nazionale di Azione Cattolica, parafrasando un immagine del beato Paolo VI, ha parlato a ciascuno di noi. L’Azione Cattolica Italiana in questi ultimi giorni  si è ‘fermata’ per dare nuovo slancio ai propri cammini, riflettere e leggere questo particolare tempo che l’intera famiglia umana sta vivendo, raccontare il bello di un’associazione, di una grande comunità, di una Chiesa che non si è mai fermata, nonostante tutto. 

«Ho un popolo numeroso in questa città» è stato il tema-guida scelto per celebrare l’appuntamento triennale in cui l’associazione si rinnova. Il Signore che durante la notte si presenta a Paolo a raccomandare la Sua presenza, a scacciare la sua paura. È papa Francesco che ancora una volta indica la strada del cammino insieme (sinodalità) di cui l’Azione Cattolica costituisce una palestra, dicendosi grato e contento per una presenza spesso silenziosa ma «fedele, generosa, responsabile». Una presenza ricorda ancora il pontefice che «è sempre stata inserita nella storia italiana e aiuta la Chiesa in Italia ad essere generatrice di speranza per tutto il vostro Paese.»

Emblematica poi la parola di chiusura del suo discorso: «Grazie». Desidero dunque unirmi a questo grazie autentico per il dono dell’Azione Cattolica: per il mio cammino e il cammino di tanti giovani come me che grazie a lei hanno imparato a voler bene alla Chiesa e alla roccia su cui si fonda, Cristo".