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La Grillo non vuole avere a che fare con i sindacati

Più di un anno per ottenere un incontro tra sindacati e azienda. E quando Cgil, Cisl e Uil hanno finalmente incontrato i vertici della cesenate Grillo, in Prefettura a Forlì, dall’azienda è arrivata una chiusura netta alle proposte dei lavoratori.

La Grillo non vuole avere a che fare con i sindacati

Più di un anno per ottenere un incontro tra sindacati e azienda. E quando Cgil, Cisl e Uil hanno finalmente incontrato i vertici della cesenate Grillo, in Prefettura a Forlì, dall’azienda è arrivata una chiusura netta alle proposte dei lavoratori.

Le prime richieste di un incontro da parte sindacale erano partite addirittura nel maggio 2017, rinnovate nel febbraio scorso. Solo venerdì 25 maggio, grazie all’interesse della Prefettura di Forlì-Cesena, si è tenuto un incontro. L’azienda era rappresentata da Elena Pinza, i sindacati da Davide Drudi (Fim-Cisl), Mauro Spazzoli (Fiom-Cgil) e Roberto Ferrari (Uilm-Uil).

Sul tavolo i sindacati hanno messo, in modo costruttivo, le richieste emerse dalle assemblee sindacali dei lavoratori: “Abbiamo sottolineato che non siamo intenzionati a “distruggere” – informano i rappresentanti sindacali – ma bensì a costruire buoni accordi che portino reciproca soddisfazione. Abbiamo chiesto di aprire un tavolo di trattativa per trovare accordi sulla gestione della flessibilità, la valutazione delle professionalità in azienda (inquadramento contrattuale), la gestione delle modalità di trasferimenti e trasferte, dei buoni pasto e l’opportunità di costruire un sistema premiante che possa riconoscere a tutti un risultato in funzione del raggiungimento di determinati obiettivi di crescita”.

L’azienda, per parte sua, ha fatto capire chiaramente di preferire i sistemi già in atto rispetto a quelli proposti: “Si è limitata ad affermare – continuano i rappresentanti sindacali – che la Grillo è concentrata sull’obiettivo della crescita e che esistono già sistemi premianti. Immaginiamo però che questi siano a gestione unilaterale e non conosciamo i meccanismi di valutazione sui quali si fondano”.

Le performance dell’azienda sono state bene accolte dai sindacati, che hanno riaffermato la disponibilità a incontrare i vertici anche tra diversi mesi per iniziare un dialogo: “Ma neanche questo è servito, di fatto l’azienda non vuole aprire nessuna discussione con le Organizzazioni sindacali, disconoscendo così il ruolo delle stesse. Ringraziamo la Prefettura di Forlì-Cesena per averci ospitato e per l’ottimo contributo alla discussione e alla ricerca di soluzioni che purtroppo non si sono concretizzate a fronte della netta chiusura aziendale”.

I sindacati mantengono la disponibilità al dialogo ma non escludono altre iniziative: “Visto l’esito del percorso fin qui intrapreso, e in mancanza di aperture da parte aziendale, valuteremo le azioni più opportune da intraprendere”.

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