Natale
La luce della fiaccola della pace di Betlemme nel Palazzo comunale
È stata portata da una delegazione del Masci e dell’Agesci di Cesena
La “Luce della Pace di Betlemme” è tornata a brillare nella Sala degli Specchi di Palazzo Albornoz.
La fiaccola, portata in Comune da una delegazione del Masci e dell’Agesci di Cesena, è stata accolta dalla presidente del Consiglio comunale Nicoletta Dall’Ara e dal sindaco Enzo Lattuca e dai consiglieri comunali.
Alla cerimonia ha preso parte il vescovo Douglas Regattieri e don Vasyl, cappellano per gli ucraini a Cesena, Forlì, Faenza e Imola.
“In questo momento particolarmente difficile per tutti noi - ha commentato la presidente Dall’Ara - il significato della Luce di Betlemme diventa ancora più forte essendo simbolo di pace, unione e fratellanza tra i popoli”.
Da parte sua, il vescovo ha condiviso con tutti i presenti il messaggio che papa Francesco ha scritto per la 56esima Giornata mondiale della pace che ricorre l’1 gennaio spiegando che "la più grande lezione che il Covid-19 ci lascia in eredità è la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo ".
Ai ringraziamenti si è unito anche il sindaco. “Voglio ringraziare - ha detto - gli scout del Masci che, ogni anno a ridosso del Natale, ci portano la Luce di Betlemme. Quest’anno è difficile vivere il Natale come un giorno di pace. Vogliamo però pensare al prossimo Natale come a un giorno in cui la speranza vince rispetto alla guerra e al male”.
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