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La ripresa dopo il lockdown. Per molti operatori della Confesercenti è giudicata ancora insufficiente

Quasi la metà degli operatori non si esprime sulla possibilità di un ritorno del virus. Bene il bonus vacanze anche se sempre troppo in burocratese

Foto Sandra e Urbano

Sono cento le imprese cesenati coinvolte nella ricerca condotta dal Centro Studi Confesercenti tesa a conoscere l’opinione su questa difficile fase dell’economia. Il questionario è stato somministrato online nei giorni scorsi. “Le imprese associate – spiega Cesare Soldati, presidente della Confesercenti Cesenate – hanno dimostrato grande senso di responsabilità poiché nonostante la drammatica situazione di questi mesi il 77% degli intervistati ha ritenuto giuste le misure restrittive adottate per contrastare il Covid-19. Il 18% le ha giudicate dannose o poco attente alle esigenze delle imprese. In relazione al rispetto dei protocolli, il 74% afferma che le aziende stanno rispettando i disciplinari mentre il 23% lo farebbe solo in parte. Alta la preoccupazione per un ritorno dell’epidemia. Il 39% crede che il virus potrà tornare, il 13% pensa che non ci sarà una ricaduta ed il 48% non si esprime”.

“Il giudizio sulla ripartenza - sostiene Soldati - è nel complesso soddisfacente. Il 25% lo valuta buono o ottimo, il 36% sufficiente e il 39% insufficiente. Occorre tenere conto che i consumatori hanno un atteggiamento prudente, tanto è vero che in questa fase stanno diminuendo i consumi ed aumentando le quote di risparmio. Auspichiamo politiche incentivanti, capaci di far riprendere velocemente la spesa per tornare realmente alla normalità. Utili gli interventi come il “Bonus vacanze”, che è eccessivamente complesso da attuare sia per il cliente che per l’imprenditore, costretti a districarsi fra Isee, dichiarazione sostitutiva unica, scaricare la app, ecc. Non riusciamo a perdere l’eterno vizio di rendere tutto burocratico e complicato”.

“Speriamo – conclude il presidente della Confesercenti Cesenate – che l’estate possa portare le soddisfazioni che le imprese meritano dopo un periodo doloroso. Anche perché con l’autunno ci troveremo con tasse e tributi da corrispondere, sia quelli correnti che quelli rinviati nei mesi del lockdown. Sarà difficile fare fronte a tutto per cui insistiamo per cancellare definitivamente alcuni oneri e per ridurre gli importi del carico fiscale nel suo complesso”. 

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