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Teatro

Leonardo a Cesena di Paolo Turroni al teatro Bonci

Venerdì 29 novembre alle 21, interpreti Loris Canducci, Sabrina Guidi, Iuri Monti, Lorenzo Pieri, Ilario Sirri

Leonardo a Cesena di Paolo Turroni al teatro Bonci

 

Paolo Turroni - giornalista, studioso, docente, organizzatore culturale, saggista e scrittore di vari generi letterari -, è l’autore dell’atto unico Leonardo a Cesena, nato nel 2002 su richiesta della Società “Amici del Monte” per commemorare i 500 anni della presenza di Leonardo da Vinci in Romagna: il testo sarà  rappresentato, in forma di oratorio laico con musiche di Johann Sebastian Bach e Paolo Chiavacci, venerdì 29 novembre al Teatro Bonci di Cesena (alle 21) per la rassegna Libretti cesenati per Alessandro Bonci. Interpreti Loris Canducci, Sabrina Guidi, Iuri Monti, Lorenzo Pieri, Ilario Sirri. Il volume è pubblicato dalla Società editrice «Il Ponte Vecchio».

 

Il viaggio di Leonardo in Romagna, una giornata nella vita cesenate del grande genio: utilizzando fonti come Leonardo. Le macchine di Carlo Pedretti (Ed. Giunti, Firenze 1999), gli Scritti artistici e tecnici di Leonardo, pubblicati da Barbara Agosti per la collana Bur della Rizzoli e, in particolare, Leonardo da Vinci e Cesena, catalogo della mostra curata nel 2002 da Pino Montalti (Ed. Giunti), Turroni mette l'ingegnere del duca Valentino a confronto con i popolani della città, stupiti nella loro semplicità dalle sue doti, e con il crudele Ramirez de Lorqua, governatore di Cesena, che guarda con sospetto quel curioso individuo in grado di suscitare l'interesse del suo signore, Cesare Borgia.

 

«Nel 2002, su richiesta della Società “Amici del Monte”, misi mano a un testo teatrale che commemorasse i 500 anni della presenza di Leonardo da Vinci in Romagna,» dichiara l’autore «e segnatamente a Cesena. Lo spettacolo, messo in scena all'Abbazia del Monte nel 2003, ebbe un discreto successo, e fu eseguito su diversi palcoscenici della Romagna. Siamo giunti al 2019, e il mondo commemora i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo. In questi sedici anni la marea di testi dedicati a Leonardo è cresciuta in modo esponenziale, addirittura nuove opere attribuite a Leonardo sono apparse, a testimoniare l'interesse, il fascino, forse anche l'affetto per un personaggio che, è inutile ripeterlo ancora una volta, travalica i secoli».

 

«L'ambientazione ricostruisce la vita di Cesena con rigore e passione,» scrive Pier Giovanni Fabbri nella Presentazione posta in apertura della prima edizione, realizzata da Sabrina Lucchi, «dalla fiera di Santa Maria di mezz'agosto al percorso del giovane affidato alla carità pubblica e poi finito come servitore in una famiglia potente cittadina, per il quale il servizio presso l'ingegnere del duca era la massima occasione di promozione sociale che potesse capitargli. A questa ricostruzione storica viene da attribuire come lode principale l'evocazione delle idee politiche che circolavano nella Cesena del 1502, quali è possibile desumere dalle Occhurrentie et nove di Giuliano Fantaguzzi, e che fa piacere sentire esposte da tutti i personaggi in una gradazione di accenti sempre plausibile: dalla predizione fatta da Leonardo del destino di Ramiro, alle riflessioni di Mingòn sulle ragioni per cui i cesenati preferivano il Valentino ai tiranni locali, alle angosce provocate a Catalina dalla crudeltà degli esseri umani».

 

Nota biografica

 

Paolo Turroni (Valdobbiadene, 1974), laureato in Lettere classiche a Bologna, insegna Lettere al Liceo classico “Vincenzo Monti” di Cesena. Giornalista pubblicista, interessato soprattutto ai temi della cultura e della produzione letteraria, si è interessato di teatro, nel cui ambito, col “Ponte Vecchio”, ha pubblicato La commedia del baule (2002), ricostruzione e invenzione di una commedia plautina perduta. Ha pubblicato la guida La Biblioteca Malatestiana (2013) e il saggio La fiera di San Giovanni a Cesena (2016). Ancora in ambito teatrale, gli oratori laici Malatesta Novello. Una biografia onirica (2013) e Renato Serra. Il letterato e l'apocalisse (2015). Ha inoltre curato Processo al Rubicone (2014), Cesare al Rubicone di Quirico Filopanti (2016) e Processo a Cesare (2018). Sue poesie sono apparse sulle riviste «Nuovo contrappunto», «Libere carte», «L'ortica» e su pubblicazioni on-line. Dal 2004 organizza la manifestazione I suoni dello spirito, letture con musica e poesia all'Abbazia del Monte di Cesena. È co-direttore della rivista «Confini», presidente dell'associazione Pro Rubicone, e fa parte delle associazioni Amici del Monte, Società di Studi Romagnoli, Accademia Pascoliana.

 

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