Terza età
Longevità e serenità
Se ne è parlato ieri sera con il Sindacato pensionati della Cgil e Auser, presenti il dottor Gilberto Vergoni della neurochirurgia d'urgenza del Bufalini e Stefano Montalti, presidente di Amici di casa insieme
Ieri, giovedì 2 maggio, a Cesena, presso una sala Primavera gremita di persone, si è tenuta una iniziativa dello Spi, il sindacato pensionati della Cgil, e dell’Auser, sui temi della longevità, della salute, dei problemi della demenza e della solitudine degli anziani.
Alla iniziativa hanno preso parte Gilberto Vergoni (della neurochirurgia d’urgenza del Bufalini) e Stefano Montalti (presidente dell’associazione Amici di casa insieme).
L’incontro è stato l’occasione di riflettere sulla rivoluzione demografica in atto e sulla nuova realtà che è già nelle cose e che, ancor di più, trasformerà la composizione sociale delle nostre comunità: si prevede che fra un paio di decenni un cittadino su tre sarà anziano, con più di 64 anni (oggi è uno su cinque) e gli ultra ottantacinquenni saranno il 6,5 per cento della popolazione (oggi sono il 3,3 per cento).
La longevità porterà ad un allungamento della vita delle persone e dobbiamo preparaci per fare in modo che la vita in più di cui ognuno di noi disporrà, sia vissuta con dignità e serenità.
Questo ci impone di riflettere e di agire con urgenza per rendere idonee le risposte delle pubbliche istituzioni e del volontariato e rispondenti ai nuovi bisogni espressi. Sarà necessario un nuovo welfare misurato ai nuovi tempi e alla nuova composizione sociale. L’urgenza è motivata anche dal fatto che, in Emilia Romagna, le famiglie con un anziano di 65 anni e oltre sono il 38 per cento del totale; quelle con soli anziani sono il 25,4 per cento e quelle con un anziano solo sono il 15,3 per cento.
Allo stato attuale non ci sono cure risolutive per combattere le condizioni di demenza senile e di alzheimer. I due relatori hanno evidenziato i segnali che possono portare ad accorgersi che la malattia sta arrivando e, soprattutto, hanno illustrato i risultati di importanti ricerche scientifiche che dimostrano come si possa ritardare il percorso della malattia e come si possa affrontare il suo decorso in un modo meno traumatico per chi ne è colpito e per le persone che gli vivono attorno.
Il dott. Vergoni ha parlato di cinque azioni che vanno in questo senso: stimolare il cervello, con varie attività; socializzare e frequentare gli altri, non chiudersi; rendersi utili, partecipare; fare attività fisica; alimentazione mediterranea.
Arturo Zani, segretario dello Spi Cgil, ha annunciato un percorso dello Spi e dell’Auser insieme, per progettare proposte concrete per la città, per affrontare i temi della longevità. Nelle prossime settimane partirà un gruppo di lavoro che entro l’anno preparerà le proposte per rendere la città più accogliente e a misura di longevi. Le proposte verranno presentate come contributo al confronto con le amministrazioni comunali, con i distretti sociosanitari del territorio e alle Unioni dei Comuni.
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