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Manifatturiero ancora in fase recessiva
La dinamica della produzione manifatturiera si è ridotta maggiormente nel comprensorio di Forlì (-9,6 per cento) rispetto a quello di Cesena (-4,8 per cento).
Pubblicati i risultati dell’indagine della Camera di commercio della Romagna sulla congiuntura manifatturiera nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini, al quarto trimestre del 2020. I dati confermano, per entrambi i territori, una continuità della fase recessiva, sebbene si possa apprezzare un recupero marginale rispetto al trimestre precedente.
La contrazione della produzione, sui 12 mesi, è comune a tutti i comparti, a eccezione di quello Alimentare, ed è rilevante per Calzature e Confezioni e mobili. Si registra una flessione minore del dato medio unicamente per Chimica e plastica.
Questi, in sintesi, i risultati della rilevazione svolta dalla Camera di commercio della Romagna, i cui rispondenti coprono mediamente oltre il 30% degli addetti totali della popolazione di riferimento (imprese manifatturiere locali con dimensione da 10 addetti e oltre).
Con riferimento allo stesso trimestre del 2019, gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese rispondenti evidenziano performance produttive in flessione (-4,0% la variazione tendenziale della produzione), confermando il trend negativo del 2020 conseguente al lockdown economico della primavera e alle limitazioni imprenditoriali e sociali in autunno. Per quanto riguarda le altre dimensione di indagine, il fatturato delle imprese manifatturiere locali risulta in aumento (+3,4%) rispetto ai 12 mesi precedenti, così come gli ordini interni (+10,3%) ed esteri (+6,7%). In lieve flessione l'occupazione in termini tendenziali (-0,6%).
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano il peggioramento della produzione (-7,2%) e del fatturato (-5,2%). La percentuale media dei ricavi generati all'estero (per esportazioni) si è attestata al 28,0% del fatturato complessivo. La domanda interna ha segnato una contrazione pari al 4,7% e quella estera dell’1,7%.
La dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi è risultata tendenzialmente stabile per la componente operaia (-0,1%), grazie al sostegno della CIG specifica per il Covid-19 e al blocco dei licenziamenti per ragioni economiche.
La dinamica produttiva media risulta negativa per tutti i comparti del manifatturiero ad eccezione di quello Alimentare (+3,4%) che dimostra le sue caratteristiche anticicliche. Si conferma e accentua la fase recessiva per i comparti Confezioni (-12,6%), Calzature (-19,4%) e Mobili (-11,2%), ma anche per quelli del Legno (-8,3%) e un peggioramento del comparto Macchinari (-7,7%) e delle Altre industrie manifatturiere (-11,7%). I comparti della Chimica e dei Prodotti in metallo rimangono in terreno negativo (rispettivamente -1,9% e -7,5%).
Dal punto di vista territoriale, la dinamica della produzione manifatturiera si è ridotta maggiormente nel comprensorio di Forlì (-9,6%) rispetto a quello di Cesena (-4,8%).
Al 31 dicembre scorso in provincia di Forlì-Cesena, risultano attive 3.444 imprese manifatturiere, pari al 9,5% delle imprese attive totali (10,6% Emilia-Romagna e 9,2% Italia). Il settore registra una flessione del -2,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, dato peggiore dell’andamento regionale, -1,3%, e nazionale, -1,2%.
Il valore aggiunto prodotto dall'industria manifatturiera locale (pari a 2,7 miliardi di euro) costituisce il 23,2% del valore aggiunto totale del territorio. Gli addetti alle imprese attive del manifatturiero sono quasi un quarto (il 24,7%) del totale provinciale.
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